Scossa di magnitudo 4.0 nei Campi Flegrei. Cos'è il bradisismo e che succede

Sopralluoghi in corso, non ci sarebbero danni a cose o persone, ma la paura è stata tanta. Perché l'area è interessata dal fenomeno dell'innalzamento anomalo della crosta terrestre
July 17, 2025
Scossa di magnitudo 4.0 nei Campi Flegrei. Cos'è il bradisismo e che succede
ipa-agency.net | I danni provocati in strada dalla scossa dello scorso marzo
È stata di magnitudo 4.0 la scossa di terremoto avvertita distintamente a Napoli alle 9.14. Lo ha reso noto Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell'Ingv. L'epicentro si è verificato nell'area di Bagnoli, in piena caldera flegrea, a una profondità di 2,5 chilometri.
Molta la paura tra i residenti a Napoli, ma nessun danno a cose o persone, anche se i sopralluoghi sono in corso. La scossa è avvenuta a una profondità di 3 chilometri secondo quanto scrive il sito dell'Ingv. «Porte e balconi hanno cominciato a sbattere e i lampadari a oscillare in modo sensibile» una delle testimonianze raccolte in questi minuti. Molte le segnalazioni sui social. Diverse persone si sono riversate in strada. Dopo la scossa delle 9.14 ne sono seguite due di intensità più bassa, pari a 1,5. Il 30 giugno scorso la magnitudo fu del 4.6, il massimo della storia della crisi dei Campi Flegrei, alla pari con quella del 13 marzo precedente. A causa del sisma e per consentire di effettuare le necessarie verifiche alle infrastrutture ferroviarie, la circolazione è stata temporaneamente interrotta sulle linee Cumana e Circumflegrea. Lo ha reso noto l'Eav, che gestisce il servizio ferroviario nel territorio.
Ma cosa sta accadendo da tempo nei Campi Flegrei e nella zona di Napoli? I timori sono legati al cosiddetto bradisismo, l'innalzamento anomalo della crosta terrestre, già certificato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. I Campi Flegrei sono una vasta area di natura vulcanica della città metropolitana di Napoli, attiva da più di 120.000 anni, e sono considerati, per estensione e per la potenza delle eruzioni passate, un supervulcano o un lago vulcanico. Tra i più studiati al mondo, l'area intorno a Pozzuoli Campi Flegrei, ha una storia eruttiva ben documentata solo negli ultimi 40mila anni.
L'area dei Campi Flegrei è una grande caldara in stato di quiescenza, con un diametro di quasi 18 chilometri, i cui limiti geografici sono dati dalla collina di Posillipo, da quella dei Camaldoli, dai monti Cuma e Procida. Gran parte della caldara si trova però in mare. Questa conformazione vulcanica si è generata a seguito di violente eruzioni (nelle due tipologie chiamate ignimbrite e tufo giallo). L'ultima eruzione chiamata Monte Nuovo, per la generazione appunto di un importante promontorio, è avvenuta nel 1538 e da allora la caldera è, appunto, quiescente ma continua a dare i segnali di attività, in particolare i Campi Flegrei sono caratterizzati da vulcanismo secondario e sono noti per il fenomeno del bradisismo e le crisi recenti, che continuano ad aggravarsi. Proprio il fenomeno sismico del bradisismo è oggetto di studio da anni, l'idea degli scienziati, infatti, è quella di trovarne una correlazione con gli eventuali movimenti magmatici, al fine di trovare un modello predittivo sulle possibili eruzioni. Modello che, tuttavia, ad oggi è ancora incompleto, tanto che il bradisismo per ora viene più correlato ai movimenti di innalzamento del suolo.

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