venerdì 24 luglio 2015
​​Disagi e caos per quasi due ore per circa 2mila visitatori, a causa di una assemblea a sorpresa dei lavoratori. È stato il soprintendente ad aprire il cancello: «Comportamento irrispettoso».Franceschini: danni incalcolabili.
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​Disagi e caos per quasi due ore per circa 2mila visitatori, a causa di una assemblea a sorpresa dei lavoratori degli scavi di Pompei,  prima annunciata e poi differita.  Il soprintendente Massimo Osanna ha poi aperto i cancelli dell'ingresso principale al sito aiutato da personale archeologico, intorno alle 10.30. "La chiusura dei cancelli di questa mattina è stata un colpo basso e un comportamento irrispettoso nei confronti di centinaia di turisti non responsabili ed estranei a vicende interne all'amministrazione, giunti a Pompei per ammirare un patrimonio mondiale unico che l'Italia ha la grande fortuna di possedere", dice Osanna. "Nonostante la mia massima disponibilità a venire incontro alle esigenze dei sindacati - ricorda il soprintendente, che aveva trattato alungo con i sindacati anche in vista dell'esibizione al teatro grande dell'etoile Roberto Bolle - questa mattina, venendo meno alle garanzie che mi erano state riservate, gli scavi sono rimasti chiusi. Quello di alcune sigle sindacali è un atteggiamento irresponsabile. Le esigenze legittime dei lavoratori sono da rispettare e tutelare, ma non si puòcontinuare a mancare di rispetto al pubblico che è quello chegarantisce il lavoro stesso di chi protesta. Il confronto richiesto dai sindacati con l'amministrazione e il Ministero non può diventare prevaricazione e ricatto a danno dell'immagine internazionale di Pompei e di tutto il paese nel mondo". Per il ministro Franceschini la chiusura degli scavi di Pompeioggi per un'assemblea convocata all'improvviso ha provocato un "danno incalcolabil". Secondo il ministro, "chi fa così, fa del maleai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa delmale al proprio Paese".
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