mercoledì 2 febbraio 2022
Oggi il Cdm: è corsa contro il tempo per i "target". Draghi attende le risposte dei ministeri sugli impegni per incassare 46 miliardi. La mappa dei 45 obiettivi in scadenza
Il premier Draghi

Il premier Draghi - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Oggi tutti e 23 i ministri devono presentarsi a Palazzo Chigi con la cartella dei compiti fatti. Mario Draghi punta a stilare l’agenda del governo per il 2022 compilata sui 45 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza da realizzare entro il 30 giugno. E poi sugli altri 55 entro fine anno per avere accesso a quasi 46 miliardi di fondi Ue. Nella riunione di lunedì il premier ha chiesto a tutti di dare impulso al lavoro, perché in ballo c’è anche quella responsabilità, nei confronti dei cittadini e dell’Europa, che Draghi sente molto sulle sue spalle. È da qui che riparte l’azione del governo, dopo la sospensione dei giorni del Quirinale. Nella consapevolezza che l’impresa è difficile, perché per realizzare gli investimenti bisogna fare bandi, coinvolgere enti locali e soggetti privati.

Trenta investimenti e 15 riforme, da completare entro giugno. Sono 45 gli obiettivi del Pnrr su cui bisognerà lavorare perché l’Italia incassi la seconda rata prima della pausa estiva. La maggior parte sono ambientali, in capo al ministero della Transizione ecologica (13). Ma sono coinvolti molti altri dicasteri: da quello della Sanità, che dovrà definire una nuova assistenza sanitaria, a quello della Cultura, incaricato di rendere attrattivi borghi, parchi e giardini. Di seguito gli interventi da realizzare.

Transizione ecologica Il Mite è al lavoro sulla strategia per l’economia circolare, sulla riforma che definirà il programma nazionale per la gestione dei rifiuti e sulle misure per garantire la piena capacità dei servizi idrici integrati e quelle per promuovere la competitività dell’idrogeno. Inoltre, dovrà semplificare le procedure per gli interventi di efficienza energetica degli edifici e l’attuazione di quelli contro il dissesto idrogeologico. Si occuperà anche della «rinaturazione dell’area del Po», per riqualificare l’ecosistema fluviale.

Salute Entro giugno dovrà entrare in vigore il decreto ministeriale che prevede la riforma dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria. Bisogna poi approvare il contratto per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, quello per sviluppare la telemedicina e un altro per rafforzare l’assistenza sanitaria intermedia e le sue strutture.

Istruzione Il ministero guidato da Patrizio Bianchi dovrà mettere a punto la riforma del reclutamento dei docenti e implementare quella della carriera degli insegnanti. Dovrà inoltre adottare il piano Scuola 4.0 per portare la transizione digitale nelle scuole. Per quanto riguarda l’Università, bisognerà invece lavorare ai decreti che semplificheranno ricerca e sviluppo.

Cultura Sono 5 gli obiettivi per il dicastero guidato da Dario Franceschini, che dovrà assegnare 3 miliardi di euro. Dall’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei (per i quali ci sono 300 milioni di euro), al rilancio dei borghi storici abbandonati (un miliardo di euro), dall’architettura rurale da restaurare (con 600 milioni di euro), alla cura di parchi e giardini (con 190 milioni di euro), fino alla messa in sicurezza sismica e ricovero delle opere d’arte sfollate (800 milioni di euro).

Transizione digitale Uno soltanto ma fondamentale l’obiettivo del ministro dell’Innovazione e della Transizione digitale, Vittorio Colao: aggiudicare tutte le gare per la banda ultra larga (per un valore complessivo di 6,7 miliardi di euro). Sono 5 i bandi da lanciare: quelli per “Italia1Giga”, scuola e sanità digitale sono già in corso, quello per le isole minori è stato riscritto e uscirà nelle prossime settimane così come il bando per il 5G.

Sviluppo economico Il Mise dovrà impegnarsi su 6 obiettivi. Si tratta principalmente di assegnare risorse: 750 milioni di euro per sostenere progetti per le filiere industriali strategiche (come alimentare, design, moda, automotive). Un miliardo per il fotovoltaico, l’eolico e le batterie. Poi 250 milioni per start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica e altri 300 dedicati solo a start up innovative. Infine, 1,5 miliardi andranno ai grandi progetti di comune interesse europeo (Ipcei).

Lavoro Entro giugno si aspetta l’entrata in vigore di un decreto che aiuterà a combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, anche mappando gli insediamenti abusivi. Spetterà invece al ministero dell’Interno aggiudicare gli appalti pubblici per progetti di rigenerazione urbana e ridurre situazioni di emarginazione sociale.

Tesoro e Pa Spending review e contrasto all’evasione fiscale sono gli obiettivi del ministero dell’Economia. Quello della Pubblica amministrazione dovrà invece assicurare l’entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: