giovedì 18 maggio 2023
Dopo la pubblicazione su Avvenire della "nota" in cui l'organismo Onu segnala al governo le "criticità" della legge Cutro, il deputato di Avs Zaratti chiede al ministro di riferire in Parlamento.
Il ministro Matteo Piantedosi

Il ministro Matteo Piantedosi - Ansa

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«Dobbiamo pensare che il ministro Piantedosi abbia tenuto nel cassetto la lettera dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati su Cutro?». È la domanda da cui Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera, è partito per motivare l’interrogazione parlamentare depositata ieri, con cui la forza di opposizione chiede chiarimenti al ministro dell’Interno in merito al documento inviato dall’Acnur al governo italiano. Nel testo - una «nota tecnica» di 9 pagine, inviata al governo Meloni e di cui ieri Avvenire ha anticipato i contenuti in esclusiva - l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati esprime «profonda preoccupazione» e formula diverse «raccomandazioni» rispetto ad alcune norme del cosiddetto decreto Cutro, convertito il 5 maggio dalle Camere nella legge numero 50. Secondo l’organismo dell’Onu, la nuova legge contiene disposizioni che presentano diverse «criticità» sia «per quanto riguarda la loro compatibilità con la normativa internazionale sui rifugiati e sui diritti umani», sia in merito «alla fattibilità delle misure previste», sia ancora «al loro potenziale impatto sul sistema d’asilo» e «sullo spazio di protezione garantito a richiedenti asilo, rifugiati e persone apolidi».

Le raccomandazioni delle Nazioni Unite al governo

​Durante l’iter di conversione del dl Cutro in Parlamento, l’Acnur aveva scritto al governo, cercando un dialogo rispettoso dell’attività legislativa in corso. «Avevamo rappresentato queste criticità, confidando che nel procedimento legislativo alcuni correttivi potessero essere apportati», ha spiegato al nostro quotidiano Chiara Cardoletti, dal 2020 rappresentante dell’Acnur per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. E l’esecutivo ha risposto? «No». L’organismo dell’Onu, per correttezza istituzionale, ha inviato al titolare del Viminale una lettera per informarlo che il documento sarebbe stato pubblicato. E ieri, dopo averlo appreso dalle pagine di Avvenire, Zaratti ha depositato la sua interrogazione: «L’interlocuzione cercata dall'Onu con il Governo Meloni durante la discussione del provvedimento è stata respinta - ha detto -. Se fosse davvero così sarebbe di una gravità inaudita, chiediamo al ministro di riferire in Aula».

Gli enti umanitari: bene il richiamo al rispetto del diritto internazionale

Fuori dal Parlamento, gli enti impegnati nell’assistenza ai migranti concordano con le osservazioni delle Nazioni Unite: «Bene ha fatto l’Acnur a richiamare il governo al rispetto del diritto internazionale, vigente anche in Italia» considera Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci, ricordando che «come organizzazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione, avevamo sollevato preoccupazioni analoghe. Purtroppo questo governo, più che alla risoluzione dei problemi, è impegnato a fare propaganda, alimentando l’idea che l’immigrazione è un pericolo dal quale difendersi».

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