mercoledì 19 agosto 2020
Gli investigatori sono convinti che si tratti del bimbo che cercavano da oltre due settimane. Lo strazio del padre
La bara con i resti che si ritiene appartengano al piccolo Gioele Mondello viene portata a spalla fuori dalla boscaglia in cui sono stati ritrovati a Caronia (Messina)

La bara con i resti che si ritiene appartengano al piccolo Gioele Mondello viene portata a spalla fuori dalla boscaglia in cui sono stati ritrovati a Caronia (Messina) - Ansa

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Daniele Mondello, il padre del piccolo Gioele di 4 anni, è in lacrime sulla bara dove sono stati adagiati i resti umani trovati questa mattina nelle campagne di Caronia che potrebbero appartenere al figlioletto, scomparso il 3 agosto scorso insieme alla madre, poi trovata morta. Il feretro è stato composto al termine del sopralluogo compiuto dai medici legali e dalla scientifica, alla presenza
del procuratore di Patti Angelo Cavallo che sta coordinando le indagini. Alla scena straziante assistono anche i familiari che cercano inutilmente di consolarlo.

Manca la certezza scientifica del riconoscimento dell'identità della vittima tramite il Dna, ma i dubbi sembrano davvero pochi. "Abbiamo trovato dei resti umani che sono compatibili con quelli di un bambino dell'età di Gioele", ha detto il procuratore di Patti Angelo Cavallo incontrando i giornalisti, al termine del sopralluogo dove questa mattina è stato effettuato il ritrovamento.

Daniele Mondello, il padre del piccolo Gioele di 4 anni, in lacrime sulla bara dove sono stati adagiati i resti che si ritiene appartengano al figlioletto

Daniele Mondello, il padre del piccolo Gioele di 4 anni, in lacrime sulla bara dove sono stati adagiati i resti che si ritiene appartengano al figlioletto - Ansa

"I resti sono compatibili con un bambino di 3 o 4 anni - ha puntualizzato il magistrato - ovviamente ancora non possiamo dare certezze scientifiche, vanno fatti tutti gli accertamenti medico legali". Il procuratore ha aggiunto che sono stati ritrovati anche i
frammenti di alcuni indumenti che adesso saranno mostrati al padre e ai familiari del bimbo per una conferma che si tratti di quelli che Gioele indossava al momento della scomparsa. "In questo momento - ha aggiunto Cavallo - ci dobbiamo stringere attorno a questa famiglia e a questo bambino. Abbiamo sempre pensato che si trovasse in questo posto e i fatti ci hanno dato ragione. Ringrazio tutte le persone che a qualsiasi titolo hanno contribuito alle ricerche. Ora dobbiamo lavorare come abbiamo fatto fin'ora e andare a fondo a questa storia triste".

"Sono arrivato sul posto alle 5 del mattino. Abbiamo trovato i resti dove gli altri non avevano cercato". Così Giuseppe Di Bello, carabiniere in pensione, ha commentato il ritrovamento di quelli che potrebbero essere i resti di Gioele Mondello, il bimbo scomparso il 3 agosto insieme alla madre, Viviana Parisi. La donna è stata trovata morta dopo 5 giorni.

Di Bello, che ha partecipato alle ricerche del piccolo da volontario, si è fatto largo tra i cespugli fitti con una falce. "La scoperta è avvenuta intorno alle 10.20 - aggiunge - E ho subito dato l'allarme". Del piccolo sarebbero stati trovati il tronco, gli arti e brandelli di vestiti. I resti erano a 200 metri dalla piazzola in cui la Parisi aveva abbandonato la macchina dopo aver subito un incidente e a 700 metri dal traliccio sotto al quale è stato trovato il cadavere della donna.

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