giovedì 23 maggio 2019
Presentato il bilancio di missione 2018 e il nuovo Comprehensive Cancer Center, per dare ai malati oncologici cure sempre più personalizzate. Al centro resta sempre la persona
Un nuovo centro a san Basilio e in futuro un hub ambulatoriale
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Molti progetti per il futuro, mantenendo chiara la sua missione di avere al centro la persona. La Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs guarda avanti, raccogliendo i frutti dell’impegno degli anni passati e si proietta nel futuro con nuovi importanti progetti: tra questi il nuovo Edificio per Attività Sanitarie, Universitarie e di Ricerca, il nuovo hub ambulatoriale e il primo punto ambulatoriale esterno nella città di Roma a San Basilio. Tuttavia al di là dei progetti ambiziosi l'orizzonte sul fronte delle risorse non è così limpido. «Il problema delle risorse per la sanità è destinato ad acuirsi in un futuro non troppo lontano - ha sottolineato il presidente della Fondazione Gemelli, Giovanni Raimondi - si avverte un clima di neostatalismo che non serve per strutture come la nostra. Potremmo fare scelte dolorose, ma tutti dovranno sapere, e sapranno, perché la nostra offerta potrebbe non essere più accessibile sempre e per tutti. È il momento di ribadire con forza che ciò dovrebbe contare, cioè la qualità del servizio. Ogni nostro centesimo è investito integralmente nella ricerca». Insomma, nonostante il contesto non poco minaccioso, ha aggiunto, «continuiamo a investire, come con la nuova Torre, dove troverà sede il Cancer center, il nuovo hub ambulatoriale, l'impegno nella ricerca, il nuovo sistema informativo ospedaliero».

Intanto nel centro ospedaliero romano ha preso il via il Comprehensive Cancer Center, nuova realtà di ricerca e cura per i malati di tumore, sede di una strutturata ricerca di base e traslazionale sul cancro coniugata con un portfolio integrato di servizi e prestazioni che abbracciano tutto il percorso clinico-assistenziale del paziente. Obiettivo è offrire un’assistenza sempre più efficace e personalizzata, finalizzata ad accompagnare e prendere per mano il paziente malato di tumore in tutte le fasi del suo percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo. Per il futuro la cura dei tumori - spiega Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center - si avvia sulla strada di «riuscire a identificare sottogruppi di pazienti, con particolari caratteristiche molecolari, e a selezionarli in maniera tale da offrire loro specifici farmaci e trattamenti che man mano la ricerca sta mettendo a disposizione»

La Fondazione Gemelli in cifre

Con 8 dipartimenti clinici e di ricerca, 241 unità assistenziali, di cui 85 unità operative complesse, 124 unità operative semplici, 1526 posti letto, 400 trapianti effettuati in un anno, 94.919 pazienti dimessi, 82.076 accessi al pronto soccorso, 4110 nati nel 2018, 10.514.533 prestazioni ambulatoriali, il Policlinico universitario A. Gemelli Irccs è il secondo ospedale italiano per dimensioni e uno dei principali ospedali oncologici nazionali, centro di eccellenza per cure, innovazione e studi clinici ricercati senza sosta grazie alla sinergia con gli istituti della facoltà di Medicina e chirurgia dell’università Cattolica.

In più, il Gemelli è uno dei principali centri oncologici italiani ed è membro di Alleanza Contro il Cancro, il network di cui fanno parte tutti gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico nazionali dedicati al trattamento e alla ricerca contro i tumori. Circa 50.000 pazienti oncologici curati ogni anno, oltre 22 mila ricoveri, oltre 1 milione di prestazioni ambulatoriali, 12.600 interventi di chirurgia oncologica, più di 26.000 chemioterapie, 35.000 sedute di radioterapia. Un’attività svolta da tutti i dipartimenti che operano all’interno della Fondazione Gemelli, con numeri fra i più alti nel nostro Paese, in costante aumento negli ultimi anni. Un lavoro continuo nelle 24 ore che impegna complessivamente 5.322 lavoratori, donne per il 60% e di età media 46 anni, di cui 1018 medici e 2111 infermieri. La comunità lavorativa del Gemelli è composta da altissime professionalità, ma soprattutto è fatta di persone che ogni giorno realizzano con motivazione e impegno la mission della Fondazione, garantendo con dedizione, competenza e umanità cure eccellenti e accessibili all’intera comunità.

L'attività di ricerca

Il bilancio di missione illustra anche i numeri dell’attività di ricerca svolta dai medici e ricercatori della Fondazione Gemelli Ircss nello scorso anno che è stata supportata da 485 progetti di ricerca, di cui 194 nuovi progetti finanziati da soggetti esterni per un importo totale contrattualizzato pari a oltre 14 milioni di euro e 91 sperimentazioni cliniche attivate (con un fatturato di 6,5 milioni di euro) per un totale di oltre 20 milioni di euro. Tale importo di valore contrattualizzato non solo consolida il dato degli anni precedenti, ma è in crescita rispetto al triennio precedente, confermando lo slancio e la capacità di svolgere ricerca e di attrarre risorse dei ricercatori del Gemelli. Sono stati avviati nel corso del 2018 10 progetti di ricerca finalizzata finanziata dal ministero della Salute per un totale di 2.102.000 di euro. Importante sottolineare che tra i vincitori del finanziamento, 6 progetti hanno come Principal Investigator un giovane ricercatore. Tra i principali ambiti di ricerca vi sono progetti sul microbiota intestinale, sistemi di diagnostica avanzati in oncologia, la multimorbidità e le malattie neurodegenerative afferenti alle seguenti aree scientifico-disciplinari: Gastroenterologia, Microbiologia, Geriatria, Fisica, Fisiologia, Patologia Generale, Neurologia e Igiene.

Il futuro: punto Gemelli a San Basilio e un hub ambulatoriale

Entro il 2019 aprirà le porte al pubblico il primo punto ambulatoriale «esterno» di I livello dedicato ad attività sanitarie diagnostiche, non in convenzione Ssn, della superficie di circa 500 mq. La struttura si colloca a San Basilio, zona popolare di Roma ad alta intensità abitativa. Sarà organizzata in tre aree specifiche: diagnostica per immagini effettuata a mezzo TC 64 e RM1, 5T; diagnostica per immagini a mezzo Rx, Tc-Con Bine, Mammografo, Moc, 3 Ecografi di cui uno specializzato per ginecologia; laboratorio analisi cliniche.

Il 2018 è stato un anno di “incubazione” per due grandi progetti che daranno un apporto fondamentale alla Fondazione, sia sul fronte medico-assistenziale, sia nell’ambito della ricerca e della formazione: il nuovo edificio per attività sanitarie, universitarie e di ricerca e il nuovo hub ambulatoriale. Il primo progetto sarà un nuovo edificio risultato della fusione delle esigenze dell’Area Sanitaria e di quella Universitaria: la posa della prima pietra avverrà nel 2020. Si tratta di un’opera importante, anche per dimensioni, con una superficie di quasi 30mila mq, che risponde a una logica di integrazione tra ricerca, formazione e assistenza secondo un modello organizzativo centrato sul paziente.

I piani destinati ad attività sanitaria (dal 4° al 10°) ospiteranno spazi Ambulatoriali, Day Hospital e Degenze, con stanze doppie o singole per 170/200 posti letto totali. Dal punto di vista architettonico, l’introduzione dei “pozzi di luce” – moduli finestrati posti nelle spine laterali – che consentono di far filtrare luce naturale e la creazione di un punto di accoglienza all’ingresso di ogni reparto di degenza umanizzano gli spazi, a beneficio dei pazienti e dei loro famigliari. L’edificio ospiterà anche una nuova area Universitaria (dal piano 0 al 3°), con l’unificazione e la riorganizzazione dei laboratori degli istituti biologici della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università Cattolica e con nuovi spazi per i Dipartimenti.

Il secondo grande progetto in cantiere riguarda la realizzazione di un nuovo hub ambulatoriale presso l’attuale Residenza Sanitaria di Ospitalità Protetta nel campus del Gemelli. L’intervento, che interesserà un’area di oltre 2.500 mq, prevede la definizione di un’area di accoglienza, con una reception centralizzata al piano d’ingresso e spazi di attesa, oltre a ulteriori punti di accoglienza e attesa previsti in ogni piano; 38 ambulatori, un’area radiologica (RM e TC) e una sezione radiologica con mammografo ed ecografi.

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