giovedì 30 gennaio 2020
Nel 2004 erano il 2,7%. Il 16,1% ritiene che nei campi di sterminio le vittime siano state molte meno di quelle di cui parlano i libri di storia. L'Eurispes: più a sinistra che a destra
Rapporto choc: il 15,6 per cento degli italiani nega l'Olocausto
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Una percentuale che fa venire i brividi: il 15,6% degli italiani nega la Shoah. Crede cioè che lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti non sia mai avvenuto. A questi cittadini "scettici" che vorrebbero cancellare pagine di storia documentata anche da testimoni che hanno vissuto personalmente la tragedia dei lager, vanno aggiunti quelli che sostengono che l'Olocausto non avrebbe prodotto diciassette milioni di vittime ma molte meno: è il 16,1% degli intervistati a sostenerlo. I dati, allarmanti, emergono dal rapporto Eurispes 2020 sul nostro Paese.

Ma le risposte ad altri quesiti sullo stesso tema mostrano anche elementi in apparente controtendenza rispetto a quelli sulla veridicità della "soluzione finale" voluta da Hitler: l'affermazione secondo la quale gli ebrei controllerebbero il potere economico e finanziario, prosegue l'indagine Eurispes, raccoglie infatti il generale disaccordo degli italiani (76%); non manca però chi sostiene questa idea (23,9%). Gli ebrei controllerebbero i mezzi d'informazione a detta di più di un quinto degli intervistati (22,2%), mentre i contrari arrivano al 77,7%.

Dal 2004 a oggi gli italiani che negano la Shoah sono cresciuti dunque dal 2,7 al 15%. Un segnale del clima di odio e pregiudizio razziale che si sta diffondendo nella Penisola, come dimostrano i recenti episodi di minacce, scritte antisemite sui muri, e anche insulti a stranieri. "Il negazionismo continua a infangare la memoria di questa tragedia - commenta il viceministro agli Interni, Matteo Mauri -, dobbiamo fare di più affinché le teorie negazioniste non trovino nuovo consenso". "È responsabilità di tutti noi - prosegue Mauri - non sottovalutare questi dati che rendono evidente come razzismo e antisemitismo siano ancora presenti in Italia. Dobbiamo tenere vivo quel doloroso ricordo, in modo che soprattutto le giovani generazioni possano conservare e trasmettere la nostra memoria storica. Gli atti intimidatori di questi giorni, che spesso vengono relegati a 'ragazzate' o poco più, sono gravi e inammissibili. Nessuno deve sottovalutare la loro pericolosità. Per questo motivo il governo - conclude il vice ministro - tiene alta la guardia ed è al lavoro per contrastare con fermezza qualsiasi deriva estremista".

Il rapporto Eurispes riserva qualche sorpresa riguardo alla colorazione politica di chi nega l'Olocausto. «La credenza che la Shoah non abbia mai avuto luogo - si legge - vede il picco di intervistati “molto” d’accordo tra chi si riconosce politicamente nel Movimento 5 Stelle (8,2%), concordi complessivamente nel 18,2% dei casi; la più alta percentuale di soggetti concordi (abbastanza o molto) si registra però tra gli elettori di centrosinistra (23,5%). I revisionisti risultano più numerosi della media a sinistra – per il 23,3% l’Olocausto degli ebrei è avvenuto realmente, ma ha prodotto meno vittime di quanto si afferma di solito – ed al centro (23%), meno a destra (8,8%)».

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