martedì 11 giugno 2019
Dal Nord al Sud, parrocchie mobilitate con attività dedicate ai bambini e ai ragazzi. Una proposta educativa che coinvolge anche migliaia di adolescenti, come “animatori” dei più piccoli
Al via la bella estate degli oratori
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È partita ieri l’avventura degli oratori estivi, che in oltre ottomila parrocchie italiane, saranno frequentati da più di due milioni di bambini, ragazzi e adolescenti. Un popolo chiassoso e colorato che animerà queste prime settimane dopo la fine della scuola. Un appuntamento voluto, aspettato e preparato con cura dalle comunità parrocchiali.

«L’oratorio è ormai di casa in tante diocesi italiane e in altre lo sta diventando – si legge sul sito del Foi, il Forum degli oratori italiani –. Si tratta dell’investimento più concreto con cui una comunità cristiana esprime vicinanza e attenzione alle giovani generazioni, donando loro la possibilità di spazi di accoglienza, di tempi dedicati a loro, di percorsi significativi che hanno come scopo la crescita di tutta la persona, umana e spirituale».

Tra le “sorprese” più belle dell’oratorio estivo ci sono i 350mila adolescenti che, per un mese, diventeranno “animatori” dei bambini più piccoli. Un esercito di giovanissimi che si mette a disposizione della comunità, sprigionando energie e fantasia e rendendo più bello e accogliente l’oratorio. «Il Forum degli oratori italiani – proseguono i responsabili del Foi – si mette a servizio di questa fantasia educativa delle nostre comunità: è un tavolo nazionale all’interno del Servizio nazionale di Pastorale Giovanile della Cei attorno al quale sono sedute tutte le organizzazioni e le istituzioni religione che si occupano di oratori in Italia. Il Forum ha, inoltre, la “mission” di dare più forza agli oratori, cercando di aumentarne la visibilità, di coordinare alcune riflessioni, di accompagnare le organizzazioni presenti sul territorio offrendo suggerimenti e incrociando le esperienze degli oratori. Far crescere il mondo degli oratori è il modo con cui, insieme alla nostra Chiesa italiana, crediamo nella centralità dell’educazione e ci impegniamo perché ad ogni ragazzo sia data una possibilità in più per crescere e per crescere bene».

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