Oltre 500 persone lasciate in mare da giorni sulle navi delle Ong
di Redazione
In 151 da 11 giorni sulla Open Arms. La Procura di Agrigento apre fascicolo. Quarto salvataggio per la Ocean Viking: ora a bordo sono 356. E continuano gli sbarchi autonomi: un veliero a Croto

Undicesimo giorno a bordo, 264 ore in mare senza aver ricevuto l'indicazione di un porto sicuro di approdo. La crisi umanitaria che riguarda la nave Open Arms non si è ancora risolta: 151 persone sono in attesa, abbandonate a loro stesse in un rimpallo istituzionale che non trova fine.
L'Italia e in particolare Lampedusa è il porto più vicino al luogo del soccorso; altre 39 persone invece sono state soccorse in Sar maltese, ma l'offerta del governo di Malta di far scendere a terra solo gli ultimi salvati, in ordine di tempo, è stata rifiutata dal comandante della Open Arms. È terminata in mattinata l'evacuazione da parte di Malta di altre 2 donne con problemi di salute, assieme ai loro familiari, dopo che una persona era già stata trasbordata su una motovedetta della Guardia costiera italiana e portata a terra nella notte di domenica.
La Procura della Repubblica di Agrigento, in merito alla vicenda della Open Arms, ha aperto un'inchiesta, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'indagine, che al momento non ha come oggetto l'attività dell'equipaggio della Ong spagnola, è finalizzata a individuare gli scafisti.
Le persone migranti che, per ragioni mediche, sono stati fatti scendere dalla nave saranno interrogati dalla squadra mobile.
LA LETTERA DELLE CHIESE PROTESTANTI A SASSOLI: "PRONTI AD ACCOGLIERE"
Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), pastore Luca Maria Negro, e il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, scrivono al Presidente del Parlamento europeo David Sassoli per riaffermare la disponibilità ad accogliere i profughi soccorsi dalla nave Open Arms lo scorso 2 agosto.
"Vogliamo ribadire a lei e al Parlamento europeo la disponibilità delle strutture della Federazione delle chiese evangeliche in Italia e della Tavola valdese a farsi carico dell’accoglienza di queste persone in attesa che, doverosamente, si definisca quell’accordo europeo che lei stesso ha opportunamente auspicato", si legge nella missiva, che prosegue invitando a "mettere al primo posto la salute e il destino di persone che hanno già subito gravi traumi”. Negro e Bernardini, che quattro giorni fa avevano già scritto al Premier Giuseppe Conte e al ministro Matteo Salvini offrendo la disponibilità ad accogliere, chiedono con urgenza una "soluzione umanitaria, tecnica e provvisoria che avrebbe il grande merito di dare sollievo a persone già oggi allo stremo".
QUARTA OPERAZIONE DI SOCCORSO PER LA OCEAN VIKING: 356 PERSONE A BORDO

Ancora in mare resta anche la Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere che in 4 diverse operazioni di soccorso in questi giorni ha recuperato in tutto 356 persone. Le ultime 105 sono state raccolte a circa 40 miglia nautiche dalla costa libica; tra loro ci sono 29 minori e due bambini di 5 e 12 anni, in maggioranza sudanesi. "In molti - racconta Lcca Pigozzi, il coordinatore del team di Msf - hanno raccontato di essere stati torturati con scosse elettriche, di esser stati picchiati con pistole e bastoni, di aver subito bruciature con plastica fusa". La nave Ocean Viking è equipaggiata per accogliere tra 200 e 250 persone in buone condizioni in strutture piazzate sul ponte, ma può portarne a bordo un numero maggiore.
PROSEGUONO GLI SBARCHI AUTONOMI: UNA BARCA A VELA A CROTONE
Cinquantacinque migranti, tutti uomini di nazionalità pakistana, sono sbarcati in mattinata nel porto di Crotone. L'imbarcazione sulla quale hanno viaggiato, una barca a vela, è stata intercettata da una unità della Guardia di finanza nelle acque al largo della foce del fiume Neto, a nord di Crotone.
I migranti sono stati accompagnati nel centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto con mezzi mezzi della Croce Rossa Italiana.
I migranti sono stati accompagnati nel centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto con mezzi mezzi della Croce Rossa Italiana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Temi






