Nasce l'Osservatorio per l'intelligenza integrale

L'iniziativa è frutto di un protocollo firmato da Formez, Pontificia Università Antonianum e Csi Piemonte
November 5, 2025
Nasce l'Osservatorio per l'intelligenza integrale
La presentazione dell'Osservatorio per l'intelligenza integrale, etica e valore pubblico
Nasce l'Osservatorio per l’intelligenza integrale, etica e valore pubblico. L'iniziativa  è frutto di un protocollo firmato da Formez Pa, Pua-Pontificia Università Antonianum e Csi Piemonte.
«Siamo felici e orgogliosi di aver avviato questo importante Osservatorio in collaborazione con dei partner d’eccellenza quali la Pontificia Università Antonianum e il Csi Piemonte. Per Formez oggi si compie un importante passo in avanti per anticipare il futuro, perché riteniamo che, nell’interesse nazionale, ciascuno dei soggetti possa contribuire in modo peculiare e strategico ad un miglioramento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, ormai parte integrante della nostra vita quotidiana».  Lo ha affermato oggi a Roma, presso la sede della Pontificia Università Antonianum, il presidente di Formez, Giovanni Anastasi, nel corso della presentazione dell’Osservatorio, nell’ambito della lezione accademica su “L’intelligenza integrale. Un percorso per l’umanesimo digitale”. «Con Pua e Csi Piemonte, che hanno il crisma della flessibilità e la propensione all’evoluzione continua, questa iniziativa sperimenterà casi pratici, non rimanendo sulla teoria – ha aggiunto Anastasi - intendiamo porre l’attenzione sull’importanza dell’umanesimo digitale e cioè dello sviluppo della tecnologia sempre più vicina all’uomo e al suo servizio». Il presidente di Formez ha sottolineato che «abbiamo il dovere di affrontare il nuovo che avanza in tutte le sue sfaccettature e di non tralasciare nessun aspetto, nonché di provare a mettere insieme le risorse e le forze che esistono nel nostro Paese. Con i nostri partner, infatti, ci occuperemo di tutte quelle tematiche che sono già molto attuali, legate all’affidabilità del risultato dell’Ia».
«L’Osservatorio nasce come luogo di convergenza e di respiro culturale, laboratorio di pensiero critico e di discernimento interdisciplinare, capace di illuminare le trasformazioni digitali con la luce dell’etica e della responsabilità – ha spiegato  Agustín Hernández Vidales, rettore della Pua - in esso la tecnologia viene restituita alla sua vocazione originaria: quella di strumento al servizio dell’uomo, della comunità e della casa comune, entro un umanesimo digitale che coniughi intelligenza e coscienza, conoscenza e giustizia. La Pontificia Università Antonianum, insieme a Formez Pa e al Csi Piemonte, assume così l’impegno di coltivare un pensiero complesso e integrale, capace di interpretare i segni dei tempi e di orientare l’intelligenza verso la sua più alta vocazione: essere sapere generativo, custode del valore pubblico, strumento di equità, di dialogo e di pace duratura tra le culture e tra i popoli».
«La nascita dell’Osservatorio per l’intelligenza integrale, etica e valore pubblico rappresenta un passo fondamentale nel percorso di innovazione digitale della pubblica Amministrazione – ha  dichiarato Emilio Bolla, presidente di Csi Piemonte - insieme con Formez Pa e alla Pontificia Università Antonianum, il Csi Piemonte rinnova il proprio impegno nel promuovere una trasformazione digitale che sia non solo tecnologicamente avanzata, ma anche eticamente consapevole e orientata al bene comune. In questo scenario, l’intelligenza artificiale non è soltanto uno strumento tecnologico al servizio della pubblica amministrazione, ma un elemento chiave per renderla più responsabile, trasparente e realmente vicina ai bisogni dei cittadini».
«Con questa iniziativa abbiamo voluto introdurre uno strumento che analizzerà i fatti. Le attività dell’Osservatorio si concentreranno sulla realtà e sui comportamenti indotti dall’uso dell’intelligenza artificiale – ha concluso Sergio Talamo, direttore Comunicazione Relazioni Istituzionali e Innovazione Digitale di Formez Pa e docente Pua - nei confronti di questa nuova tecnologia è importante avere un approccio dubbioso, perché è il dubbio ad essere il motore del cambiamento e di ogni nostra azione di crescita. In questa collaborazione con partner di alto livello quali la Pontificia Università Antonianum e Csi Piemonte, abbiamo voluto richiamare, usando il termine integrale, l’enciclica di Papa Francesco che affermava che “l'intelligenza artificiale è un prodotto del potenziale creativo umano, un dono di Dio”, ma anche uno strumento “affascinante e tremendo”. Ritengo che non bisogna avvicinarsi all’Ia, con la paura, ma neanche con acriticità la terza via, quella del dubbio è dunque quella che io ritengo sia la migliore da percorrere. Bisogna guardare al futuro con occhi di speranza: “Non abbiate paura”, affermava lo stesso Papa Giovanni Paolo II, perché la paura è contraria al progresso. Inoltre, bisogna anche sfatare il mito che la sfida sia quella di competere con i nativi digitali perché, di fronte all’avvento dell’intelligenza artificiale, siamo tutti nativi digitali. Noi del Formez metteremo a disposizione le nostre conoscenze e professionalità proprio a servizio della collettività e di questo nuovo mondo del lavoro che è già cambiato con l’arrivo dell’Ia». 
L’Osservatorio si pone diversi obiettivi: studio e analisi degli impatti dell’uso dell’Ia nella pubblica amministrazione come strumento di innovazione responsabile e trasparente, analisi di temi come nuovi diritti digitali, cittadinanza digitale, cultura e storicità del dato, interoperabilità, diplomazia digitale e dialogo tra le culture digitali, in linea con le sfide poste dal quadro normativo europeo e nazionale.
All’incontro, moderato da Paolo Cancelli, direttore Ufficio sviluppo della Pontificia Università Antonianum, sono intervenuti anche Andrea Bizzozero (decano della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum) e Giampaolo Di Marco (Direttore Generale Dipartimento Libere Professioni Confprofessioni). 

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