La moglie uccisa, il figlio trovato morto in auto: cos'è successo a Benevento

Ha confessato ed è stato fermato per duplice omicidio il 58enne che ha ucciso la moglie e un figlio di 15 anni, riducendo in fin di vita la figlia 16enne
September 29, 2025
La moglie uccisa, il figlio trovato morto in auto: cos'è successo a Benevento
Ansa | La casa dove è avvenuto il femminicidio, vicino a Benevento, e i volti della vittima Elisa Polcino e del marito Salvatore Ocone
Ha confessato nella notte, dopo un'ora e mezza di interrogatorio, Salvatore Ocone, operaio 58enne ritenuto l'autore del femminicidio della moglie Elisa Polcino e dell'omicidio del figlio 15enne Cosimo. Il primo delitto è avvenuto in casa a Paupisi, in provincia di Benevento, mentre il corpo senza vita del minore è stato ritrovato in serata in auto a Ferrazzano (Campobasso), dopo una fuga di 70 chilometri. È ricoverata in fin di vita la figlia 16enne della coppia, ricoverata alla Neuromed di Pozzili, in provincia di Isernia. A confermare le ammissioni di Ocone è stato il procuratore Gianfranco Scarfò, all'uscita dalla caserma dei carabinieri al termine dell'interrogatorio.
"Dobbiamo fare tutti gli approfondimenti. Sulle motivazioni dobbiamo ancora investigare", ha detto il procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò, prima di lasciare nella notte la caserma dei carabinieri di Campobasso. Al termine dell'interrogatorio la Procura di Benevento ha emesso un fermo per duplice omicidio pluriaggravato, tentato omicidio e sequestro di persona e l'operaio 58enne è stato trasferito nel carcere di Campobasso.
Paupisi, piccolo paese vicino a Benevento, martedì è stato sconvolto dall’ennesimo femminicidio culminato poi in strage familiare. In mattinata l'uomo ha ucciso la moglie, con cui era sposato da 25 anni, a colpi di pietra poi è fuggito portandosi dietro il figlio di 15 anni e la figlia di 16. I due giovani erano attesi a scuola, dove però non sono mai arrivati. Le ricerche sono scattate immediatamente in tutta la zona e anche nel vicino Molise, con grande spiegamento di forze.
Nel tardo pomeriggio il tragico epilogo: l’auto del fuggitivo è stata localizzata in campagna a Ferrazzano, in provincia di Campobasso, da un elicottero dei carabinieri: poco dopo le pattuglie hanno raggiunto la vettura, scoprendo che dentro l’abitacolo c’erano il cadavere del ragazzo e la sorella, gravemente ferita e portata in ospedale d’urgenza nel tentativo di salvarle la vita. L’operaio è stato fermato: pare che avesse problemi psicologici, anche se niente faceva presagire una simile mattanza. Ai carabinieri non risultavano episodi di violenza o maltrattamenti precedenti, ma in verità i vicini hanno parlato di urla continue e strani comportamenti di Ocone. Una situazione che sarebbe stata ben nota in paese, trattandosi di un centro di piccole dimensioni, dove tutti o quasi si conoscono.
Eppure negli ultimi tempi le cose sembravano andare un po’ meglio: la coppia, che aveva anche un terzo figlio maggiorenne (non era in casa perché lavora in Emilia Romagna), stava preparando i festeggiamenti per il quarto di secolo vissuto insieme. Ma all’improvviso tutto è andato in pezzi. Elisa Polcino, secondo quanto emerso nel corso dei primi rilievi, è stata uccisa nel suo letto a colpi di pietra intorno alle 8. Sarebbe stata la madre di Ocone, che abita al piano di sopra, a scoprire il corpo della nuora e a dare l’allarme alle forze dell’ordine.
Più tardi l’uomo, che nel frattempo si era allontanato, si è accanito anche sui due figli, in preda a un irrefrenabile raptus di violenza. Secondo le prime informazioni trapelate, molto frammentarie - le indagini ieri a tarda sera erano ancora in pieno svolgimento -, avrebbe colpito anche i figli con una pietra e forse con una bottiglia rotta. Una striscia di sangue che si è interrotta solo diverse ore dopo, alla fine di una giornata terribile, quando i carabinieri hanno intercettato il presunto omicida. Ora si cercherà di capire cosa possa avere scatenato una simile furia contro i suoi affetti più cari.

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