Il ministro Boschi chiama don Di Noto

Errore rimediato. Il ministro domenica a Catania dal sacerdote: Meter decisiva nella lotta alla pedofilia. Dopo l'esclusione si erano levate molte proteste. Ecco il "secondo noi" pubbl
September 7, 2016
Il ministro Boschi chiama don Di Noto
Siamo stati netti e severi nel commentare, sulle pagine di “Avvenire” (8 settembre 2016),l’esclusione dell’associazione “Meter onlus” di don Fortunato Di Noto dall’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pedopornografia. "Grottesco escluderci", aveva detto con amarezza il sacerdote. "Scelta ingiusta, ma rimediabile" avevamo scritto in un “Secondo noi”.Il ministro Maria Elena Boschi non ha perso tempo e in poche ore ha chiuso il caso. Ha già comunicato al sacerdote di Avola la nuova decisione: nel nuovo Osservatorio ci siete anche voi, gli ha assicurato direttamente al telefono. L’esclusione è solo frutto di un errore perché "Meter svolge un lavoro decisivo" e perché siete stati, siete e sarete come sempre punto di riferimento "nella lotta senza quartiere alla pedofilia". In queste ore si è capito anche il perché della prima decisione. L’esclusione di Mater onlus è stata figlia non di un ragionamento, ma di un automatismo: le associazioni “nazionali” con collegamenti internazionali come Terres des Hommes, Unicef e Save the Children hanno una dimensione che le pone a livello di requisiti formali, oltre che per la loro azione benemerita, in una condizione di maggiore forza per accedere all’Osservatorio. La logica non è dunque automaticamente punitiva, ma è e resta sbagliata e incomprensibile. Meter è realtà apparentemente circoscritta, ma attivissima e soprattutto è “madre” dell’Osservatorio, che è nato – come sanno tutti coloro che si occupano da anni della battaglia contro ogni forma di abuso sui minori – da un’intuizione di don Di Noto. E se il Parlamento italiano fu il primo al mondo a occuparsi di pedofilia, fu ancora grazie a una mozione ispirata da don Fortunato. L’importante è che l’incidente sia stato subito chiuso, riavviando la fattiva collaborazione tra l’organismo del Governo e don Di Noto, che tra l’altro il ministro Boschi vedrà domenica prossima a Catania. E che un caso che non avrebbe dovuto mai aprirsi non offuschi più la buona notizia dell’impegno del Dipartimento Pari Opportunità a garantire la prosecuzione dell’attività dell’Osservatorio.

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