Cosa sta succedendo col direttore d'orchestra russo Gergiev in Campania

Pressioni sul governatore De Luca per evitare che il 27 luglio si tenga il concerto diretto dal maestro, che è amico di Putin. Il ministro Giuli: «L'arte è libera, ma altro è la propaganda»
July 15, 2025
Cosa sta succedendo col direttore d'orchestra russo Gergiev in Campania
Ansa | Il maestro Gergiev mentre dirige un concerto
Stavolta il governo non ha aspettato l’ultimo minuto e ha mandato per tempo il suo messaggio al governatore campano Vincenzo De Luca, da giorni sotto pressione per aver invitato Valery Gergiev, famoso direttore d’orchestra russo vicino a Vladimir Putin, a una rassegna culturale pagata dalla Regione. «L’arte è libera e non può essere censurata - il commento del ministro della Cultura, Alessandro Giuli -. La propaganda però, anche se fatta con talento, è un’altra cosa».
È un invito di fatto a ripensarci e a rimuovere Gergiev dal programma. Il 72enne direttore di prestigiose orchestre è atteso il 27 luglio alla Reggia di Caserta. Ma la polemica mette a rischio l’esibizione, sebbene al momento De Luca tenga duro sulla posizione che esprime ormai da giorni. «Abbiamo accolto migliaia di cittadini dell’Ucraina. Non intendiamo accettare logiche di preclusione o di interruzione del dialogo, perché questo non aiuta la pace. E i meno titolati a parlare sono quelli che non dicono una parola nei confronti del genocidio di bambini a Gaza».
Giuli però, a nome del governo, ha un’altra idea: «Il concerto dell’amico e consigliere di Putin rischia di far passare un messaggio sbagliato. Il concerto di Gergiev può trasformare un appuntamento musicale di livello alto, ma oggettivamente controverso e divisivo, nella cassa di risonanza della propaganda russa. Ciò che per me sarebbe deplorevole». Tuttavia, Giuli ha rimarcato di non avere poteri diretti su un ente culturale autonomo. Nella maggioranza poi ci sono voci dissonanti: Roberto Vannacci parla di «pensiero unico» e «razzismo culturale».
Gergiev insieme a Putin - Ansa
Gergiev insieme a Putin - Ansa
Dalle colonne del quotidiano Repubblica aveva alzato ieri la voce Julija Navalnaja, moglie del dissidente russo (morto nel 2024) Navalny: Gergiev, ha detto, «è un promotore della politica criminale di Putin, suo complice e fiancheggiatore». Un intervento, quello di Navalnaja, che forse pesa persino più della posizione del governo. E che alimenta l’affondo del Pd contro il “suo” governatore De Luca: «Il concerto - attacca la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno - deve essere annullato anche perché viola il regolamento etico della Reggia di Caserta». Concorda il leader di Azione, Carlo Calenda: «Sono contrario al boicottaggio culturale, ma chi svolge un ruolo politico di fiancheggiamento di un dittatore nemico del nostro Paese non può avere spazio e sostegno in Italia».
L'ultima volta in cui Gergiev ha diretto un'orchestra in Italia è stato a fine febbraio 2022 alla Scala di Milano. Alla richiesta del sindaco Giuseppe Sala di prendere le distanze da Putin, non rispose e per questo fu allontanato dal teatro. Un veto condiviso da altre importanti istituzioni culturali europee.

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