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La politica sia non solo cifre ma cultura ed emozioni

Alfonso Berardinelli venerdì 6 ottobre 2023
La copertina dell’ultimo numero di “Internazionale” conteneva un’interpretazione da prendere anche come una notizia: «Quando il mondo è attraversato da profonde rivalità, la politica conta più del libero mercato». Politica e mercato hanno fortissimi legami perché si manifestano in termini di potere. Ma ammettendo una certa distinzione fra l’esercizio dell’autorità e l’accumulo di ricchezza, la dimensione politica ha una relativa autonomia. Di che cosa è fatta la politica? E come nascono, come si formano le diverse politiche con i loro presupposti sociali e culturali e i loro strumenti operativi? La realtà realisticamente intesa (come politica vuole) non è fatta solo della pioggia di cifre che riguardano i mercati e la crescita, la produzione e i consumi: è una realtà fatta di emozioni, sentimenti, abitudini e tradizioni, desideri e paure, aspirazioni materiali e morali. Gli schieramenti politici che vengono più votati e vincono le elezioni gestiscono il potere esprimendo ciò che nella vita sociale conta di più per le maggioranze con la loro idea della vita. Futile è perciò parlare di politica e politichetta se non si parla di società e cultura. I conflitti attuali del mondo sono tanto di puro potere quanto di mentalità, cultura, religione. La geopolitica è fatta sia di calcoli macroeconomici (la Cina che si espande economicamente in Africa e in Europa) che di altre frammentazioni oggi polarizzate dalla guerra Russia-Ucraina. Conta il commercio ma contano anche le culture di massa, le convinzioni, le immaginazioni, la morale: l’importanza che si dà alle domande su «che cosa dobbiamo fare e come dobbiamo vivere» (l’assillo di Tolstoj). Oggi mi sembra che ben pochi scienziati sociali diano giudizi di valore e non soltanto giudizi di fatto. La politica, una politica che non si occupi solo di rapporti di forza, per affrontare il futuro anche prossimo avrà bisogno di un retroterra culturale non effimero, che guardi al destino del genere umano, alla sua socialità e alla sua autocoscienza. È un programma tanto urgente quanto vasto e le forze, mi pare, scarseggiano. © riproduzione riservata