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Gennaro depresso e senza lavoro chiede aiuto

Antonella Mariani martedì 12 settembre 2023
Come può un padre convivere con la sensazione di non essere utile a nessuno. E, soprattutto, incapace di mantenere la propria famiglia? È quello che capita a Gennaro P., un uomo di 45 anni che vive nella provincia di Salerno. Ha moglie e due figli, di cui uno maggiorenne, ma non riesce a essere per loro un sostegno. È il parroco a scrivere a “La voce di chi non ha voce”, e quasi se ne scusa: «Chiedo un aiuto economico per la famiglia P. che sta attraversando una situazione infelice. Purtroppo non possiedo mezzi sufficienti per sanare la situazione». Sembra di vederlo, il sacerdote, allargare le braccia e avvilirsi per non potere fare di più. Gennaro non trova lavoro e questo gli crea una sofferenza forte, un’ansia depressiva che cura, con poche risorse, al centro di igiene mentale di Salerno. E naturalmente è un serpente che si morde la coda: se un persona non sta bene, il lavoro fatica ad arrivare e se non c’è lavoro, il male si accentua... Il figlio più grande risente talmente dello stress familiare che ha sviluppato la stessa malattia del padre ed è anche lui in cura. «La famiglia fa fatica a sostenersi. Il contributo Caritas di cui disponiamo non può coprire i debiti contratti da Gennaro, cioè affitti inevasi e bollette non pagate. Pertanto – conclude il sacerdote – sono costretto a chiedere un aiuto alla vostra rubrica». Si può aiutare Gennaro anche con un piccolo contributo, utilizzando il conto corrente postale 15596208, intestato ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”, piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”. Si può anche fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La voce di chi non ha voce - Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201. Per le donazioni alla “Voce di chi non ha voce” non è possibile fruire della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. © riproduzione riservata