lunedì 24 gennaio 2022
Scomparso ieri a 65 anni a causa del Covid, era conosciuto per avere firmato molti successi come "Turisti per caso", "Stranamore", "Per un pugno di libri" e "Il Grande Talk" oltre a "Domenica in"
A destra, l'autore televisivo Paolo Taggi sul set di Domenica In con Pippo Baudo

A destra, l'autore televisivo Paolo Taggi sul set di Domenica In con Pippo Baudo

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Si è spento ieri a causa del Covid al Policlinico Umberto I di Roma, dove viveva da tempo, Paolo Taggi, scrittore e autore televisivo nato nel 1956 a Novara, che nel 2000 l’aveva insignito del riconoscimento di cittadino dell’anno. Taggi è stato uno dei più prolifici autori televisivi italiani, sia per la Rai sia per la allora Sat 2000, poi Tv2000 di cui per anni ha firmato il palinsesto.I funerali si svolgeranno a Roma presso la Chiesa degli Artisti il 26 gennaio, alle ore 12.

A Novara aveva mosso i primi passi verso la sua professione, prima come animatore di Telebassonovarese, la prima emittente televisiva del territorio e fra le prime tv private in Italia, poi aiuto regista dello sceneggiato Rai tratto da Una Topolino amaranto del veterinario scrittore Dante Graziosi, riproposto come primo titolo della casa editrice Interlinea che ha in catalogo due opere di Paolo Taggi: i racconti Di niente, del mare e l’intervista ad Alda Merini Più della poesia (libro + dvd).

Laureato in lettere, specializzato presso la Scuola Superiore di Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica di Milano, ha iniziato la sua carriera nel 1975.

Ha firmato programmi televisivi di successo per la Rai come Io confesso, Stranamore, Per un pugno di libri, Turisti per caso, La Talpa, oltre a diverse edizioni di Domenica In e Buona Domenica.

E' stato uno degli autori di riferimento di Sat2000 (oggi Tv2000) con programmi quali Il Grande Talk e Nel cuore dei giorni, programma che copriva tutta la giornata, scandito in vari segmenti. Come aggiunge il direttore di rete Vincenzo Morganti «a Tv 2000 è ricordato con affetto. Paolo Taggi si è distinto per competenza e creatività, molti programi hanno portato la sua firma e per un lungo tratto di Tv2000 ha avuto un ruolo significativo nell’azienda». Taggi era anche un apprezzato studioso di linguaggi dei media e aveva insegnato in università tra a Milano Cattolica e Iulm), Roma (alla Sapienza) e la Svizzera italiana. Critico cinematografico, ha collaborato con Avvenire, Corto Maltese, La Stampa, Segnocinema, Duel, Bianco e Nero, Letture.

Già direttore del laboratorio creativo Endemol e della scuola autori Rai, collabora con molte università italiane, in particolare l’Università Cattolica di Milano, dove si è specializzato con Gianfranco Bettetini in Scienze dello Spettacolo. E’ rimpianto da tutti, oltreché per la sua professionalità, anche per una personalità ricca di carica umana, intelligenza ed empatia. Lo chiamavano l’ingegnere degli istanti: progettava programmi televisivi straordinariamente complessi, nella speranza che a un certo punto, da quell’intreccio di situazioni, si manifestasse un momento di verità.

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