sabato 7 ottobre 2023
L'ambiente presenta il soffitto e le pareti affrescate, in perfetto stato di conservazione, con scene mitologiche: spicca un cane a tre teste, da cui la denominazione del mausoleo
Le pitture della Tomba del Cerbero

Le pitture della Tomba del Cerbero - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli

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Una eccezionale tomba a camera, inviolata e in perfetto stato di conservazione, è stata scoperta all'interno di terreni coltivati nel comune di Giugliano in Campania (Napoli), nel corso di lavori idrici. Grazie a ricognizioni di superficie, in occasione delle indagini archeologiche preliminari prescritte dalla Soprintendenza per l'Area Metropolitana di Napoli, che hanno portato al riconoscimento di una dispersione di materiale di epoca storica, e a un'intuizione della dottoressa Simona Formola, funzionario responsabile per il territorio, è stato posizionato un saggio di scavo proprio in corrispondenza dell'area che si rivelerà densa di sepolture, con riti diversi (sia ad inumazione che ad incinerazione), che testimoniano il lungo utilizzo dell'area a scopi funerari, con più livelli di frequentazione, in un arco cronologico di almeno quattro secoli, dall'età repubblicana a quella imperiale romana.

Quasi a delimitazione dell'area di necropoli, la cresta di un muro in opera incerta, assai ben costruito, si è rivelato essere il fronte di una monumentale tomba a camera, con l'ingresso ancora ben sigillato dall'originale lastra di tufo di chiusura, appena intaccata sulla sommità per creare un varco e consentire evidentemente l'accesso in una successiva fase di utilizzo del mausoleo, ben chiusa infine con tegole.

La volta della camera ipogea vista dall'alto

La volta della camera ipogea vista dall'alto - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli

Lo spettacolo che si e' presentato agli occhi del Soprintendente Mariano Nuzzo, il primo ad accedere alla camera sepolcrale, dopo aver rimosso le tegole di chiusura, è stato quello di un momento cristallizzato nel passato di oltre 2000 anni fa. "L'emozione che suscita il privilegio di una simile scoperta è indescrivibile - commenta Nuzzo - il lavoro che tiene la Soprintendenza impegnata nelle sue instancabili azioni di tutela e la passione profusa dagli archeologi sul campo, oggi finalmente hanno ricevuto un degno riconoscimento. Un sentito ringraziamento va anche ai carabinieri del Nucleo Tutela che ci supportano costantemente e con grande energia nel nostro lavoro e che, in questo caso particolare, si dimostrano una risorsa indispensabile per garantire la sicurezza dell'area. Il territorio di Giugliano, dopo anni di oblio, sta finalmente restituendo significative vestigia del suo glorioso passato, da preservare e tutelare, grazie ad uno sforzo comune".

L'ingresso della camera sepolcrale

L'ingresso della camera sepolcrale - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli

L'ambiente presenta il soffitto e le pareti affrescate, in perfetto stato di conservazione, con scene mitologiche, Ittiocentauri che sorreggono un clipeo sulla parete frontale, festoni che girano tutt'intorno la camera, e rappresentazioni figurate tra cui spicca un cane a tre teste, da cui la denominazione convenzionale del mausoleo come Tomba del Cerbero. Tre klinai dipinte, un'ara con vasi per libagioni, inumati ancora deposti sui letti funebri con ricco corredo, completano il quadro di una scoperta che, in questo territorio, non ha precedenti.

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