E adesso possiamo spiare gli Etruschi da una finestra digitale
Esplorare le tombe etrusche direttamente da casa. Il progetto dell'Università di Göteborg vuole digitalizzare centinaia di sepolture scoperte nel nord del Lazio

Il progetto
Un gruppo di ricercatori svedesi ha digitalizzato quasi 280 tombe etrusche a camera situate nel territorio della provincia di Viterbo, rendendole accessibili tramite un portale online. L’iniziativa, guidata dall’Università di Göteborg e dall'Istituto Svedese di Roma, ha l’obiettivo di democratizzare l’accesso a questo importante patrimonio archeologico. Il progetto svedese si è servito di una serie di risorse tecnologiche, tra cui fotogrammetria, laser scanning, modellazione 3D e interfaccia interattiva per l’esplorazione delle diverse sepolture. Agli scavi è subentrato lo sviluppo di “Etruscan Chamber Tombs”, un sistema basato sulla realtà virtuale che intende consentire agli utenti di ammirare da casa le tombe etrusche, spesso di difficile accesso a causa dei passaggi stretti, dei detriti e del rischio rappresentato da eventuali collassi strutturali. Il portale raccoglie e visualizza collezioni di dati riguardanti le sepolture a camera. La prima raccolta di dati, che comprende la necropoli attorno a San Giovenale, è il risultato della tesi “The Chamber Tombs of San Giovenale and the Funerary Landscapes of South Etruria”, scritta dal ricercatore Fredrik Tobin-Dodd. L’obiettivo del sistema, che mette a disposizione descrizioni, immagini, piante e modelli 3D, è quello di agevolare il lavoro degli accademici e dei giovani studenti.

Lo sviluppo del sistema
Il portale è stato realizzato all'Università di Göteborg dalla Gothenburg Research Infrastructure in Digital Humanities (GRIDH), in collaborazione con l'Istituto Svedese di Roma, mentre il lavoro è stato sviluppato da Jonathan Westin, responsabile del design, insieme a Tristan Bridge e a Matteo Tomasini, che si sono occupati della banca dati e della costruzione dell’interfaccia. Fredrik Tobin-Dodd, l’autore della tesi che è alla base dell’iniziativa, ha poi fornito dei contenuti decisivi per l’inquadramento delle tombe di San Giovenale di cui si era occupato in precedenza. Il progetto di ricerca si inserisce nella lunga tradizione dell'Istituto Svedese di Roma, fondato nel 1925 e particolarmente attivo già nell’immediato dopoguerra, con campagne di scavo finanziate dal re Gustavo VI Adolfo di Svezia, estimatore del mondo antico e appassionato di archeologia, che partecipa con dedizione all’attività scientifica fino al 1973. Dal 2026 il portale realizzato nell'ambito degli studi sulle tombe etrusche sarà integrato nei corsi universitari a Roma, offrendo agli studenti una formazione pratica incentrata sulla scansione 3D e l’attività di pubblicazione digitale.

Studiare gli Etruschi
L’approfondimento della cultura etrusca rappresenta un obiettivo concreto dell’attività accademica a livello internazionale. Prima dell’espansione di Roma gli abitanti dell’Etruria dimorano al di là del Tevere, come scrivono gli autori latini, e rappresentano un paradigma importante per la successiva ascesa della civiltà romana. Secoli prima dell’ellenizzazione della Città eterna, gli Etruschi costituiscono un assoluto punto di riferimento per la monarchia romana, che in almeno tre occasioni importa dei sovrani provenienti dall’Etruria: i Tarquini. Le ricerche di Göteborg rappresentano la volontà di esplorare i meandri della storia etrusca, espressione di uno dei principali attori all’interno del panorama dei popoli italici.
QUI il link al sito “Etruscan Chamber Tombs”.
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