mercoledì 8 marzo 2023
Respinto da Westminster il tentativo di fermare la norma che introduce le "buffer zones", le zone cuscinetto attorno ai centri clinici con reparti per gli aborti
L'ingresso di un ospedale a Londra

L'ingresso di un ospedale a Londra

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Nessuna possibilità da oggi di pregare davanti agli ospedali dove si praticano aborti e di parlare con le donne che intendono abortire: vietato per legge. Nel Regno Unito vengono istituite le “buffer zones”, zone-cuscinetto di 150 metri attorno alle cliniche. Westminster ha detto no (299 voti a 116) all’emendamento, proposto dal parlamentare vicino al movimento per la vita Andrew Lewer, che avrebbe aperto una breccia nelle “buffer zones”, ora definitive. Secondo la Chiesa cattolica inglese così si rischia che la libertà di pregare in pubblico e di esprimere la propria opinione diventino crimini perseguibili. «Sono contrario a qualsiasi forma di molestia alle donne che hanno deciso di abortire ma la legislazione attuale già le protegge – ha detto il vescovo John Sherrington, responsabile Vita della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles –. La legge vieta “qualunque cosa interferisca con l’accesso di una donna all’aborto”. In questa definizione possono rientrare la preghiera in pubblico e la possibilità, per gli attivisti del movimento della vita, di esprimere la loro opinione in modo pacifico. Potrebbe anche non essere più disponibile per le donne che vogliono cambiare idea l’aiuto offerto loro dalle associazioni impegnate per la vita».

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