Trump attacca l'Isis in Siria: uccisi 5 uomini
di Redazione
Il presidente degli Usa: «Erano terroristi assassini. Il governo di al-Sharaa sta lavorando duramente, Damasco avrà un futuro promettente se lo Stato islamico verrà debellato»
Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato nella notte, in un post sul suo social Truth, di aver attaccato la Siria, parlando di una «fortissima rappresaglia» contro l'Isis. L'offensiva statunitense sarebbe stata programmata, secondo la Casa Bianca, «a causa dell'efferata uccisione di coraggiosi patrioti americani in Siria» da parte del cosiddetto Stato islamico. Nei raid, che hanno individuato 70 obiettivi dell'Isis nel Paese, almeno 5 membri del movimento fondamentalista sono morti, tra cui un leader di una cellula terroristica, responsabile dell'utilizzo di droni nella zona.
Trump ha parlato di «terroristi assassini. Stiamo colpendo con forza - ha aggiunto - le roccaforti dell'Isis in Siria, un luogo intriso di sangue e afflitto da molti problemi, ma che ha un futuro promettente se l'Isis verrà debellato» ha scritto ancora Trump.
Quanto ai suoi rapporti con al-Sharaa, il nuovo leader siriano subentrato ad Assad dopo la caduta del regime un anno fa e recentemente ricevuto a Washington, Trump ha detto che «il governo siriano, guidato da un uomo che sta lavorando duramente per riportare la grandezza in Siria, ci sostiene pienamente. Tutti i terroristi così malvagi da attaccare gli americani sono avvertiti: sarete colpiti più duramente di quanto siate mai stati colpiti prima se, in qualsiasi modo, attaccherete o minaccerete gli Stati Uniti».
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