giovedì 24 ottobre 2019
Una donna di 42 anni incinta di due gemelli è morta qualche settimana fa all'All India Institute of Medical Science di New Delhi. Era una madre "per altri", come si dice orribilmente, nonostante la sua salute non fosse affatto buona: tubercolosi, idrocefalo, depressione.
A quanto pare lo stato di bisogno - era vedova - non le ha lasciato scelta. Forse offriva tariffe competitive proprio a causa dei suoi "difetti".
Sembra che la povera madre avesse ingoiato troppi antidepressivi. Forse pensava che così ce l'avrebbe fatta. Se n'è andata, lei con i suoi bambini.
L'India ha recentemente vietato la gestazione per altri che resta possibile solo tra parenti stretti e gratuitamente. Ma a quanto pare delle leggi il biobusiness se ne frega.

Se però pur essendo povera in canna non ti senti di affittare l'utero, allora è meglio che te lo fai levare. Oltre che impura, il ciclo mestruale ti rende meno produttiva.
Nello stato del Maharashtra migliaia di raccoglitrici di canna da zucchero si sono fatte operare. Nei campi si lavora giorno e notte e se per il mal di pancia perdi una giornata paghi una penale. Ormai ci sono interi "villaggi di donne senza utero".
Alle lavoratrici del settore abbigliamento nello stato del Tamil Nadu vengono invece somministrati antidolorifici a forza, con numerosi effetti collaterali.
L'utero è un problema politico di primo piano, in India.
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