martedì 21 febbraio 2012
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. (Sal 16,1).Voci di mercanti risuonano nei templi, baldanzosi profeti del nulla organizzano baldorie: «Venite gente, accorrete al nostro cospetto; chi vuole prosperità e benessere ascolti il nostro verso». Facile approdo per chi altro non aspetta che magici interventi sulla propria sorte, pronto a svendere la pelle pur di ottenere il perso. Seduzioni infami calpestano l'onore e il gioco dei potenti sbriciola le sostanze dei poveri. Un tempo, porzioni prodigiose garantivano agli schiocchi ogni cura, oggi più di ieri si vende futuro facile, illusioni rassicuranti, prodigi a ogni istante. Si corre per assistere incantati ai segni nel cielo, si sosta pazienti alle porte dei veggenti, si fatica con ogni sacrificio per percorrere lunghissime distanze, pur di essere presenti nell'ora suprema dell'incanto. Distratto il mio cuore dal cercare Dio vicino, aperta la mente a chiedere l'unica grazia che niente manchi a chi dentro lo sente. Questa generazione cerca segni per credere, diversa non tanto da quella antica che al Maestro uguale richiesta faceva, eppure, allora come oggi, la risposta è uguale: Giona è il luogo, la resurrezione la luce. Proteggimi o Dio, in te il mio rifugio. A volte la solitudine mi afferra e penso ogni pensiero errato quando altri vedono ciò che io non vedo. Resto sereno quando il cuore risponde: solo Dio basta.
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