Quando Lui cucina pesce…
mercoledì 10 aprile 2024
Si può rendere conto poeticamente del mistero della resurrezione dei morti? Marilynne Robinson, scrittrice americana che non ha mai nascosto la sua fede cristiana, prova questa strada in un brano del suo primo romanzo, Le cure domestiche (Einaudi). Sintetizzando la vita di Gesù, che lei dichiara teologicamente come «uomo e Dio», di fronte alla sua morte colloca l’intensità del ricordo amoroso dei suoi discepoli e di sua madre come il motore che “giustifica” la nuova vita di quell’uomo finito su una croce. In particolare, l’autrice americana è capace di restituirci la concretezza teologica in dettagli fortemente poetici. Ascoltiamo Robinson: «Essendo uomo, Egli sentì la trazione della morte, ed essendo Dio dovette chiedersi più di quanto non facciamo noi come sarebbe stato. Quando morì fu una cosa molto triste, un uomo così giovane, così pieno di promesse, e Sua madre pianse e i Suoi amici non riuscirono a capacitarsi della perdita e la storia si sparse ovunque e il lutto non trovò conforto, finché la Sua mancanza divenne così acuta, e il Suo ricordo così potente, che i Suoi amici Lo sentirono accanto mentre camminavano per strada, e vedendo qualcuno che cucinava del pesce sulla spiaggia sapevano che era Lui e si sedettero a cenare con Lui, tutto ferito com’era». © riproduzione riservata
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