domenica 4 giugno 2017
Direttore di Pediatria all'Università e all'Ospedale Burlo di Trieste, il professor Alessandro Ventura onora la sapienza di Filumena Marturano. E titola un articolo su «Medico e Bambino» «I figli so' piezz 'e core».
Fisicamente pezzi di cuore, intende il prof, non solo in senso figurato: Filumena non poteva provarlo, ma da Grande Madre l'aveva intuito. L'intuizione oggi è supportata da commoventi evidenze scientifiche: nel cuore della madre, ma anche nel suo cervello, nel fegato, nei reni, vivono "pezzi" del bambino che ha dato alla luce. Nel corso della gravidanza cellule staminali del feto passano dal suo circolo «a quello materno (…) capaci di differenziarsi e integrarsi anatomicamente e funzionalmente con i vari organi della madre». Le aree cerebrali maggiormente coinvolte dal processo sono «proprio quelle implicate nella regolazione delle emozioni e della loro memoria (l'ippocampo, ad esempio)». Nessuna soluzione di continuità, quindi, tra organico e psichico, tra carne ed emozioni, e tra la madre e il bambino. Non solo il figlio è un «pezzo» di lei, ma anche lei è un «pezzo» del figlio. Soltanto nella gravidanza si realizza questa «confusione» tra i due e l'uno.
Incredibile che vi siano medici e scienziati che di fronte a simili evidenze prestino la loro opera nel mercato dell'utero in affitto e si ostinano a difendere la pratica.
Venefica potenza del business.
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