martedì 14 dicembre 2021
Il 25 dicembre alle porte rinnova la vecchia tradizione delle lettere, o mail, con l'elenco delle cose che si vorrebbero ricevere. Qualche stagione fa, quando il sentimento religioso era più diffuso, i bambini scrivevano a Gesù Bambino, adesso il primo destinatario è Babbo Natale, costringendo i genitori ad autentici funambolismi verbali, e di fantasia, per spiegarne la presenza nelle pubblicità e in decine di negozi. Qualche giorno d'attesa e gli esegeti dei consumi ci diranno quale regalo spopola quest'anno. Noi ci limitiamo ad osservare che ne esiste uno che li riassume tutti: è il tempo, sotto forma di persone disposte a spenderlo con noi. Vale a tutte le età, da piccoli significa qualcuno con cui giocare e aprire i pacchi, da grandi ha il volto del parente che abita lontano, dell'amico ritrovato dopo chissà quanto, della voce che fa sobbalzare il cuore. Perché non bisogna sempre credere ai numeri, a volte dietro un lungo elenco di richieste c'è un'unica, grande domanda d'affetto, spezzettata in tante piccole tesserine di un puzzle, che da soli non possiamo completare. E i regali sono come gradini di una scala che il bambino sale con faticosa gioia per riuscire a raggiungere le braccia dell'adulto. Da cui lasciarsi avvolgere, per farsi stringere al cuore.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: