mercoledì 4 novembre 2020
Facci navigare, Signore, sulla barca della gioia che abbiamo lasciato da qualche parte, nascosta tra i rami e il fogliame. Rendici disponibili ai viaggi lunghi, come sempre lo sono i viaggi del cuore. Che sappiamo viaggiare sulla rotta delle parole ritrovate, delle conversazioni rivelatrici senza una mappa precisa, come le traiettorie degli uccelli, all'improvviso felici. Fa' che osiamo comprendere il modo in cui lo Spirito illumina il nostro presente, con i suoi sorprendenti attraversamenti di porte chiuse e di incredulità consolidate. Che nessun risentimento allenti il vincolo che ci lega alla memoria dell'amore. Aiutaci ad accogliere la forza tremula e fortissima della Vita, che perdura in noi come una chiamata incessante. Aiutaci a non sottovalutare le nostre mani vuote, ma a capire che esse sono remi per il nostro navigare tra attesa e promessa. Aiutaci a non rimuovere spiritualmente la povertà, ricordandoci che la nostra appartenenza è a una folla di assetati, di impazienti e desideranti. Tienici lontano dal tempo interrotto e caliginoso in cui sperimentiamo la negazione di noi stessi e di Te. Fa' che non dimentichiamo che il tuo amore è capace di trasformare in desiderio incandescente le nostre macerie, paralisi e desistenze. E, nell'accoglimento di questo amore, fai deflagrare in noi la forza generativa della Tua Presenza radiosa.
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