mercoledì 1 febbraio 2006
Le persone più insopportabili sono gli uomini che si credono geniali e le donne che si credono irresistibili.Qualche mese fa un lettore mi ha inviato un trittico di volumi per un totale di 2048 pagine, rilegati e in cofanetto. Era l"opera di un suo amico, un manager di alto profilo che sotto il titolo Non omnis moriar, aveva raccolto qualcosa come 15.063 citazioni ordinate tematicamente. Ho aperto a caso una pagina e mi sono imbattuto in questa frase desunta da uno scrittore francese contemporaneo a me ignoto, Henri Asselin. La battuta è efficace e colpisce una malattia dell"anima che infetta un po" tutti, la vanagloria. A me viene in mente un"altra frase " questa è, però, di un autore ben più noto, il russo Maksim Gorkij (1868-1936) " che affermava: «Tutti gli esseri umani hanno piccole anime grigie, e tutti se le vogliono imbellettare» (così nella sua famosa opera I bassifondi).Che si voglia aver successo è umano, che si ricorra alla spezia di qualche vanteria è comprensibile, che si adotti l"affabulazione per conquistare chi ti ascolta può essere giustificabile. Ciò che è insopportabile è l"eccesso che alla fine sconfina nell"ingenuità. Ho conosciuto anch"io persone che stimo ma che diventano insostenibili quando  si lodano o vogliono assolutamente che si esaltino a ogni piè sospinto. Certo, un po" si perdona questa immaturità ma alla fine ci si ribella o si ricorre " ahimè " alla derisione nascosta. E dato che il rischio è aperto a tutti, ecco allora la necessità per ognuno di controllare esibizionismo e ostentazione, di praticare modestia e semplicità, di esercitare sobrietà e autoironia. In agguato, infatti, non c"è solo il peccato di superbia ma anche il ridicolo!
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