sabato 17 dicembre 2022
La fronte alta, lo sguardo irrequieto, i lineamenti che per un attimo illudono lo spettatore. No, non è Fëdor Dostoevskij il passante fotografato per le strade di Parigi da Alexeï Vassiliev, artista moscovita che dal 1993 vive e lavora in Francia. L’ambiguità dei volti è la caratteristica principale delle sue immagini ispirate ai Fratelli Karamazov, che di Dostoevskij è il capolavoro incompiuto e, di conseguenza, il libro più aperto alla possibilità. Che cosa sarebbe accaduto di Ivan e di Alëša nella seconda parte del romanzo, che Dostoevskij non fece in tempo a scrivere? Chi dei due sarebbe diventato santo e chi terrorista? Un sentimento di incertezza traspare anche dalle fotografie di Vassiliev. Fra tutte, spicca il ritratto indiziario dello stesso Dostoevskij, realizzato in modo del tutto accidentale. Il fotografo si è limitato a lasciare aperto l’obiettivo e la trasfigurazione si è prodotta da sola. Molto probabilmente, l’uomo che sembra Dostoevskij non gli assomiglia per niente, è stata
la combinazione dei movimenti a trasformare il suo viso in quello dello scrittore. Più ancora della rispondenza dei tratti, è quell’aria di dramma e di urgenza a conferirgli una cupa grandezza. Non sarà Dostoevskij, ma questa comparsa avrebbe potuto essere uno dei suoi personaggi. © riproduzione riservata
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