venerdì 14 luglio 2017
Non è rassicurante la mappa tracciata lunedì scorso dal sociologo Ilvo Diamanti su la Repubblica, anche se ha uno dei limiti della sociologia italiana contemporanea, divisa tra sondaggi e dibattiti professorali, e un secondo limite che gli viene dal luogo in cui la si pubblica. Qui siamo al sondaggio “giornalistico”, e si tratta di 1.409 persone interpellate, che non sono poi tante se si pensa alla vastità e alle differenze di un paese sempre più diviso in grandi territori post-provinciali con un centro che è la potenza del Denaro e una Politica fatta dai suoi diktat e accessoriamente dagli emissari dei poteri locali – delle consorterie locali. Non si tratta qui di discutere né l'impostazione né i risultati di questo sondaggio. Essi esprimono la solita confusione che alberga nel cuore degli italiani – che si ostinano a credersi buoni quando non lo sono affatto e scambiano per valori e per interessi generali una antichissima propensione al “particulare”, che solo una minoranza ha saputo mettere da parte nei momenti più difficili della storia. Siamo specializzati da lungo tempo in Diritti, noi bravi cittadini, e mai o quasi mai in Doveri. Credo che le domande e le risposte siano speculari, in questo sondaggio, e partono, terra-terra, dalla realtà come i media se la rappresentano, più compatta di quanto in realtà non sia. La divisione delle “parole in” (scelte ovviamente dagli investigatori) in rosse (positive) e nere (ambigue o negative) vede nelle rosse un perfetto specchio della nostra capacità di mentire e di mentirci: passi per la prima, “Ambiente ed Energie rinnovabili”, ma le altre otto sono un perfetto esempio di una diffusa e comune ipocrisia, che mi sembra riguardi sia gli intervistati che gli intervistatori: Volontariato, Cuore, Meritocrazia, Papa Francesco, Speranza, Lavoro, Radio, Democrazia. Quanti di coloro che le proclamano ci credono davvero? Forse uno dei compiti di una sociologia all'altezza dei tempi sarebbe proprio quello di indagare quanto a questi Valori corrispondono dei Comportamenti, delle Pratiche (uso le maiuscole alla Diamanti). Dove sta la parola Solidarietà, dove la parola Attenzione al Prossimo? Perfino la parola Volontariato è da tempo una mistificazione al cui interno bisognerebbe distinguere tra finti e veri Buoni (come si vede dalle loro Pratiche e da quanto c'è in tanti volontari di scelta obbligata dall'assenza di altre possibilità di Lavoro e quanto poco, invece, di senso del Dovere, sia intimo che civile, sia espressione di etica privata che di etica collettiva). E andrebbe forse sostituita da due parole scomparse da tempo dal nostro vocabolario, Vocazione e Militanza. Alle generiche opinioni di massa fortemente manipolate e dissimulatrici, è ben tempo che minoranze determinate e coscienti sostituiscano le parole del Fare, l'assunzione diretta di Responsabilità anche sul piano della Politica.
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