mercoledì 25 gennaio 2012
Beato l'uomo che sempre teme, ma chi indurisce il cuore cadrà nel male (Pr 28,14).

Conosci te stesso è antico principio che regge il confronto tra diversi percorsi. Vale per il tempo passato e vale per quello che oggi viviamo; vale per il semplice e il dotto, per l'uomo qualunque e per il più celebrato. Il principio è lo stesso per tutti: conoscere fino in fondo se stessi è l'unico modo per conoscere il resto. Senza questo faticoso percorso interiore nulla è dato, nulla è concesso. Chi davvero fa i conti con la verità di dentro, sempre si incontra con l'umiltà del dirsi e, sapendo quanto sia fragile il proprio mestiere, ben si guarda dal giudicare duramente quello degli altri. La verità è benigna, mai arrogante, compassione esercita in ogni dove, perché chi conosce se stesso, sa quanto può ed è in suo potere, ma conosce meglio ciò di cui è privo. Timorato è detto chi ben raccoglie la sfida della verità e, viandante di umana comprensione, tanto concede di se stesso, quanto in ogni circostanza misericordia provoca. Vanagloria in chi il cuore resta arido, sicuro di dare ciò che non possiede, benché ogni vivente sappia che nessuno può dare agli altri quello che non ha. Beato l'uomo che teme il suo Signore e nei suoi sentieri cammina fiducioso, per quanto faticoso l'andare, saprà in se stesso trovare la giusta andatura.
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