Bonus del 4° figlio: un intreccio di regole
martedì 24 maggio 2016
Da molti anni le famiglie numerose, generalmente a basso reddito, sono soggette ad uno stillicidio di regole e di adempimenti per ottenere sussidi dall'Inps e dai Comuni per il mantenimento dei figli. Le attuali misure di sostegno previste da diverse leggi – una materia a dir poco frammentata e non omogenea – intrecciano le competenze degli enti interessati al loro pagamento. Negli ultimi mesi, l'Isee 2016, il nuovo indicatore dello stato di bisogno, si è aggiunto a complicare il quadro generale. Al punto che fra due diverse disposizioni, una a favore delle famiglie con tre figli minori di 18 anni e un'altra indirizzata a quelle con quattro figli, risultano requisiti più restrittivi per i nuclei con quattro, pur in un evidente maggiore stato di bisogno. L'Inps (circ. 70/2016) rimedia così alla confusione della legge: la finanziaria per il 2015 ha previsto un bonus di 500 euro per le famiglie con quattro figli e con un Isee fino a 8.500 euro. Un decreto dello scorso febbraio ha poi stabilito che questo sussidio venga riconosciuto con le stesse regole degli assegni alle famiglie con tre figli, anche se per questi serve un Isee non oltre 8.556 euro. Per semplificare la differenza di Isee, è stato precisato che chi ha beneficiato del bonus per tre figli può ricevere direttamente anche il bonus per quattro. In pratica, le famiglie che hanno avuto nel 2015 l'assegno da tre figli (Isee fino a 8.500 euro) ottengono automaticamente dal Comune l'assegno da quattro se già si trovavano in questa condizione. Situazione diversa se il quarto figlio è entrato a far parte della famiglia (nascita, adozione o affidamento) dopo che sia stato richiesto l'assegno da tre. In questi casi, vale l'Isee presentato nel 2015 per il 4° figlio. Altrimenti è richiesto l'Isee per il 2016 presentato entro il 31 gennaio scorso, ma questa scadenza, per evidenti motivi, è stata differitain via eccezionale al prossimo 31 maggio.Il bonus, esente da tasse e contributi, sarà pagato il prossimo luglio, a condizione che gli uffici comunali provvedano entro questo mese ad integrare la procedura di lavorazione di propria competenza. Eventuali ritardi si riverseranno sulle lavorazioni successive, e per motivi tecnici il bonus potrà essere pagato dall'Inps solo il prossimo dicembre. Sugli aiuti familiari, assegni e bonus compongono un quadro complesso e dispersivo, al punto da essere giunte in parlamento diverse proposte di riordino, tra le quali "Misure fiscali a sostegno delle famiglie" S/1473 del senatore Lepri, per liquidare in un unico beneficio, a carattere universale, gli aiuti oggi dispersi in vari e peraltro modesti capitoli di bilancio.
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