domenica 7 aprile 2019
Ci guardiamo intorno, e sentiamo che davvero la primavera ha innescato un movimento: gli alberi tornano a germogliare dopo la nudità dell'inverno; lungo i sentieri vediamo fiori gialli, bianchi e di tutti i colori; ci accorgiamo che la temperatura è un'altra; la natura si prepara a una stagione differente. Ora, tutta questa preparazione non può essere solo esteriore a noi, non può essere solamente un desiderio che attraversa il paesaggio. Anche la nostra vita ha bisogno di primavera; anche noi abbiamo necessità di risvegliare il fuoco sotto le ceneri; anche noi abbiamo bisogno di una rivitalizzazione interna e di una fioritura. L'oceano gelato del nostro cuore anela a un disgelo, e la terra desolata della nostra anima geme nell'attesa di rinverdire. Non possiamo consentire che l'inverno si prolunghi dentro di noi, e dobbiamo esserne coscienti: se ci lasciamo semplicemente trascinare, se ci manteniamo in una tiepida e incapacitante indecisione, può anche accadere che la primavera non giunga mai. Ora, la Quaresima è precisamente un soprassalto, un gesto dirompente, una chiamata alla mobilitazione esistenziale per accogliere la svolta che Dio può imprimere in noi. La spiritualità cristiana non è una zona di conforto: è una sfida permanente a metterci in viaggio, consapevoli che dobbiamo formare (o riformare) il nostro cuore alla luce della carità, della speranza e della fede.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI