Con altri occhi
“Ogni tentativo di venire a capo degli interrogativi fondamentali della nostra vita - in quale modo amare, essere giusti, essere liberi, affrontare la sofferenza e la morte - ci aiuta a comprendere Cristo, colui che è il più umano di tutto”. Questa affermazione di Timothy Radcliffe, teologo domenicano, contenuta nel libro Accendere l'immaginazione (Emi), guida queste riflessioni sulle tracce delle domande esistenziali e religiose che troviamo nei romanzi contemporanei.
Così possiamo guardare ad un autore come Colum McCann, irlandese e cattolico di formazione, allontanatosi dalla fede ma ancora capace di attingere all'immaginario cristiano. Come quando, in Questo bacio vada al mondo intero (Rizzoli), un personaggio afferma: “Bisogna imparare a guardare il mondo con occhi che altri non hanno”. Questo potrebbe essere un compito profetico per i credenti di oggi: guardare alle vicende del mondo con occhi che vedono oltre quello che tutti pensano di vedere. Insomma, guardare più che vedere. Guardare vuole dire entrare dentro le cose, intus-legere la realtà, far diventare intelligente il mondo che ci circonda perché lo abbiamo guardato dentro. E nella realtà non possiamo non trovare il mistero dell'esistere, il mistero di quel “mestiere di vivere” (Cesare Pavese) nel quale la domanda religiosa non può restare assente.
Così possiamo guardare ad un autore come Colum McCann, irlandese e cattolico di formazione, allontanatosi dalla fede ma ancora capace di attingere all'immaginario cristiano. Come quando, in Questo bacio vada al mondo intero (Rizzoli), un personaggio afferma: “Bisogna imparare a guardare il mondo con occhi che altri non hanno”. Questo potrebbe essere un compito profetico per i credenti di oggi: guardare alle vicende del mondo con occhi che vedono oltre quello che tutti pensano di vedere. Insomma, guardare più che vedere. Guardare vuole dire entrare dentro le cose, intus-legere la realtà, far diventare intelligente il mondo che ci circonda perché lo abbiamo guardato dentro. E nella realtà non possiamo non trovare il mistero dell'esistere, il mistero di quel “mestiere di vivere” (Cesare Pavese) nel quale la domanda religiosa non può restare assente.
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