Putin: siamo pronti a liberare il Donbass con la forza
di Redazione
Il presidente russo in India per un vertice con Modi: lavorare a un piano di pace per l'Ucraina è difficile, ma la conversazione con gli Usa è stata necessaria e concreta. Volevamo costruire relazioni con l'Ucraina, ma Kiev ha scelto la guerra

L'incontro con gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner al Cremlino è durato cinque ore perché «lavorare sul piano di pace per l'Ucraina è difficile» e «ogni punto dovrebbe essere discusso in dettaglio, poiché la Russia non è d'accordo con tutti». Sono parole del presidente russo Vladimir Putin, rilasciate in un'intervista a "India Today", in vista dell'incontro oggi con il primo ministro indiano, Narendra Modi. «Ecco perché ci è voluto così tanto tempo - ha spiegato -. È stata una conversazione necessaria, assolutamente concreta». Putin ha osservato che ci sono state questioni su cui non è stato raggiunto un consenso.
La Russia ha «tentato di costruire relazioni tra le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk e l'Ucraina, ma Kiev non le ha riconosciute. Abbiamo cercato di costruire relazioni tra il resto dell'Ucraina e queste repubbliche. Poi, quando ci siamo resi conto che era impossibile, che venivano semplicemente distrutte, siamo stati costretti a riconoscerle», ha detto aggiungendo che l'Ucraina «si è rifiutata di ritirare le sue truppe da Donetsk e Luhansk dopo il referendum, preferendo combattere» e che «i combattimenti sono terminati».
Quanto agli sviluppi del negoziato e alla situazione sul campo, il presidente russo ha sottolineato che, «se gli ucraini non si ritireranno, il Donbass sarà liberato con la forza».
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