«Vogliamo dare risposta a chi merita buona sanità»
venerdì 7 luglio 2017

Gentile direttore,
le invio la nostra risposta alla lettera che ha pubblicato e alla quale ha replicato su “Avvenire” sotto al titolo «La sofferenza e la dignità di chi merita buona sanità». «Cara signora Luana Rossi, ho letto la sua lettera in cui con grande dignità rileva la sofferenza di una persona cara anziana, costretta a scontrarsi con l’indifferenza e la burocrazia. L’attenzione agli anziani è una nostra priorità e nonostante abbiamo ereditato una situazione pesantissima stiamo cercando di dare segnali concreti di cambiamento. Nel nostro sistema sanitario serve più umanizzazione perché, a volte, una esatta informazione, una parola cortese vale più di tante altre cose. Il piano di rientro spesso però diventa un alibi per chi vuole rimanere indifferente o non cambiare modelli organizzativi. Abbiamo aumentato nella nostra regione i posti in hospice da 390 a 494 con la possibilità di assistere 6.300 pazienti. Abbiamo aumentato il numero di anziani assistiti a domicilio di circa 3.000 persone e ci siamo posti l’obiettivo di arrivare nel 2018 alla soglia di 30mila assistiti. Tutto questo restando dentro un quadro di equilibrio dei conti. Mi rendo conto che con l’aumento delle aspettative di vita cambiano anche le esigenze delle persone anziane che hanno bisogno di cure e soprattutto di rispetto. Il nostro sistema sanitario deve prendersi cura di loro e garantire dignità. Dalla sua lettera però non si evince la Asl nella quale si è verificato l’episodio segnalato, elemento indispensabile per capire cosa non ha funzionato. Per noi sarebbe importante avere questo elemento per poter capire cosa è successo e intervenire per risolvere in maniera definitiva quanto è avvenuto e soprattutto impedire che si ripeta».

Alessio D’Amato, responsabile della Cabina di regia della sanità del Lazio

Ringrazio il dottor D’Amato per la sua risposta pronta e aperta. E pubblico volentieri questa lettera, anche perché abbiamo già creato le condizioni perché la signora Rossi possa dialogare direttamente con la Cabina di regia della sanità laziale. (mt)

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