giovedì 6 settembre 2012
COMMENTA E CONDIVIDI
Caro direttore,
la crisi economico-finanziaria in Italia si sta aggravando e avremo un autunno rovente con aziende che chiudono e licenziano, disoccupazione dilagante e probabilmente tanta gente in piazza a protestare per difendere il proprio diritto al lavoro! La classe dirigente e politica, dopo avere portato il Paese alla bancarotta, si sta occupando solo di come conservare il potere dopo le prossime elezioni... Solo Monti è ottimista e vede la luce in fondo alla galleria: peccato che la luce provenga dai fari del treno in arrivo.
Pietro Balugani
 
Lei, caro signor Balugani, è giustamente allarmato per il tanto lavoro che si va perdendo ed è simpaticamente pessimista. Io vorrei che ogni allarme fosse frutto di vera simpatia per gli uomini e le donne toccati dalla crisi nella carne viva delle loro storie personali e familiari e che fosse anche accompagnato da una dose di giusto ottimismo. Mai disprezzarlo, l’ottimismo, soprattutto quando viene da persone di franco e provato realismo. Mario Monti ha dimostrato di essere un premier così, e sarebbe davvero difficile sostenere che sinora ci abbia raccontato favole... Mi creda: abbiamo bisogno del giusto ottimismo di chi non si nasconde le difficoltà ma neppure si arrende a esse e legge i segni del tempo che ci tocca vivere. Ne abbiamo bisogno tanto quanto di politici dalle idee chiare e assillati dal pensiero di ritrovare tutti insieme la stima degli italiani. Non sorrida, caro lettore: a forza di ripeterlo, magari si convincono. E si decidono pure a darci una legge elettorale decente, una cioè che restituisca a noi elettori il potere di scegliere gli eletti.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI