Nel comunicato finale del G20 l’arma nucleare è inammissibile
mercoledì 13 settembre 2023

Un aspetto poco evidenziato, un passo avanti significativo Nel valutare i risultati del vertice G20 di New Delhi i commentatori si sono soffermati principalmente sul passaggio del comunicato finale dedicato alla guerra in Ucraina il cui linguaggio è apparso meno incisivo di quello del precedente vertice G20 di Bali. Il testo di quest’anno in effetti cita ma non riporta in esteso il contenuto della famosa risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Onu del marzo 2022 che deplorava l’«aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina » e chiedeva «il ritiro completo e incondizionale dal territorio dell’Ucraina».

Il testo dell’anno scorso in realtà non conteneva una condanna vera e propria da parte dei G20 ma si limitava a riportare il linguaggio della risoluzione dell’Onu e il fatto che la maggioranza degli stati l’aveva approvata. Nei commenti sul testo di quest’anno non è stato invece posto in sufficiente evidenza il fatto che a New Delhi si sia ribadito e lasciato inalterato il concetto della «inammissibilità dell’uso e della minaccia dell’uso delle armi nucleari» già adottato l’anno scorso a Bali. Non è irrilevante e desta un lume di speranza il fatto che i maggiori leader mondiali – inclusa la nostra premier Giorgia Meloni – abbiano mantenuto anche quest’anno tale posizione.

Molti temevano infatti che nella capitale indiana si sarebbe potuto abbandonarla come era già avvenuto recentemente in occasione del vertice G7 di Hiroshima e del vertice Nato di Vilnius. È da rilevare che nel testo approvato l’inammissibilità non riguarda solo l‘impiego dell’arma nucleare ma anche la sua sola minaccia. In sostanza la minaccia dell’impiego diviene essa stessa una forma di impiego. Vengono in tal modo stigmatizzate le dichiarazioni di vari dirigenti russi che nel contesto della guerra in atto hanno evocato tale minaccia. Tra essi, oltre allo stesso Putin, si è particolarmente distinto l’ex presidente russo Medvedev considerato a suo tempo come un amico dell’Occidente.

A livello non governativo “No First Use Global”, una rete di organizzazioni impegnate nella riduzione del rischio nucleare, è dell’opinione che il concetto dell’inammissibilità possa costituire ora una base di partenza per rilanciare il dialogo sul tema delle armi nucleari. Tale gruppo si sta adoperando affinché il concetto approvato due volte di seguito dai “grandi della Terra” venga ora adottato come un dettame di diritto internazionale, attraverso apposite decisioni del Consiglio di Sicurezza e dell’Assemblea Generale dll’Onu. In tal modo si potrebbe richiedere a tutti gli Stati di applicarlo pienamente, al fine di garantire che le loro politiche di sicurezza escludano l’inizio di una guerra nucleare e qualsiasi primo impiego dell’arma nucleare.

La prima occasione utile per realizzare tale progetto dovrebbe essere l’imminente sessione della Prima Commissione dell’Assemblea Generale, quella che delibera sulle questioni del disarmo e della sicurezza internazionale. Il fatto che la grande maggioranza degli Stati che posseggono l’arma nucleare appartengono al gruppo G20 ed abbiano quindi acquisito il concetto dell’inammissibi-lità, lascia intravedere la possibilità che si faccia un passo in avanti almeno in questo aspetto della problematica nucleare.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: