giovedì 30 ottobre 2014
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Gentile direttore,
sono un ragazzo disabile iscritto al primo anno di università a Milano e scrivo per segnalare un’ingiustizia che a me sembra inaccettabile. Per raggiungere l’università potrei utilizzare la metro, dove è previsto un montascale. Peccato però che questa sia solo la facciata: in realtà, il montascale, mi è stato detto dall’info point Atm, non è utilizzabile da carrozzine elettriche, perché rischierebbe di guastarsi. Ma che razza di montascale hanno comprato? Il regolamento è stato recentemente introdotto e, mi hanno detto, è una questione di sicurezza (come a dire, che è per il mio bene). A me sembra invece questione di economia (tenere ben funzionate il montascale costa!). E mi sembra che a nessuno importi del fatto che io “devo” andare in università, tutte le settimane, come tutti i miei compagni. Parlare con l’info point di Atm è come parlare con un muro e questa è la verità: parlare con chi non ascolta è la vera insormontabile barriera. Perché le barriere più dure sono nella testa delle persone. Vorrei sapere la sua opinione e cosa mi consiglia per riuscire ad accettare quello che mi sembra inaccettabile. Grazie mille.
Francesco Gallone, Milano
Mi ricordo bene di lei, caro Francesco, e delle battaglie (un po’ vinte e un po’… pareggiate, comunque mai perse) che, anno dopo anno, ha ingaggiato con una passione civile pari al rispetto per le istituzioni per rendere effettivo il diritto suo e di coloro che condividono con lei una condizione di disabilità ad avere a scuola tutta l’agibilità e il sostegno giusti e necessari. Vedo che non ha perso senso di giustizia e sana grinta. E do volentieri spazio alla sua segnalazione-denuncia sull’impossibilità pratica per uno studente che si muove in carrozzina elettrica di utilizzare la metropolitana milanese. Le risposte che ha ricevuto dagli uffici dell’Atm, per come le riassume nella sua lettera, suonano infatti insufficienti. E anche sconcertanti. Non riesco a capire perché gli attuali montascale della metro sarebbero a rischio di rottura, e perciò incompatibili, se usati da persone con carrozzine elettriche. E anche se ci fosse, allo stato delle cose, una spiegazione logica di tale impossibilità, non capisco perché non si cambi lo stato delle cose, cioè perché non si scelgano montascale pienamente utilizzabili… Mi auguro che la risposta dell’Atm e di Milano non sia né burocratica né indifferente. Sono ben altre le cose davvero complicate e, di questi tempi, “impossibili”. Questa assurda e mortificante complicazione della vita già non facile e della sacrosanta libertà di movimento di cittadini che meritano ogni rispetto e ogni giusta attenzione è semplicemente e duramente incomprensibile.
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