Fede, libertà e l'amore che dà senso a ogni regola
venerdì 24 luglio 2020

Caro direttore,

in queste settimane stiamo assistendo al timido tentativo di riprendere la vita, di rialzare la testa, di tornare a guardarci. Negli sguardi della nostra gente si intuisce la necessità di un cambio di passo, di uno scatto di novità. Ma quale? Da più parti credo che questo tempo ci stia domandando di riprendere la nostra libertà, che resta il dono più bello che Dio ha fatto all’uomo e per il quale Dio stesso ha rischiato tutto. Nei mesi del lockdown tutti hanno potuto sperimentare quanto ci stia stretta una vita imbrigliata nelle, pur necessarie, norme alle quali abbiamo dovuto piegarci per evitare il peggio. Non siamo stati creati per le regole. Ma adesso pare che questo metodo abbia affascinato molti. In parte il governo stesso, perché il cosiddetto 'stato di emergenza' alla fin fine giustifica il mantenimento del potere. In parte la società, perché regole e protocolli permettono una serie di comportamenti pubblici che altrimenti non sarebbero comprensibili, come la paura dell’altro, il non uscire di casa, le distanze tra gli uomini, farsi gli affari propri... sempre in attesa che altri ci dicano cosa fare. Infine, ahimè, anche alcuni nella Chiesa, perché consente di non esporsi, di cullarsi nel silenzio, di non affrontare le sfide della realtà, incastrati nel mantenimento dello status quo anziché incuriositi per ciò che le circostanze ci chiedono di cambiare. Rischiamo così di entrare in una sorta di immobilismo dove tutti aspettano che gli altri facciano, azzerando il rischio dell’iniziativa. Per questo credo che questo tempo sia il tempo della libertà. Ma, come diceva sant’Ambrogio, la libertà si trova dove c’è la fede (Ubi fides, ibi libertas). Non facciamoci illusioni: se Cristo non torna a essere la misura della nostra vita, preferiremo la comoda schiavitù di chi non ha più nessun motivo per rischiare. Che Dio ce ne scampi!

don Simone Riva, Cinisello Balsamo (Mi)


Dove c’è fede, c’è libertà. È proprio vero, caro don Simone. Libertà secondo la smisurata misura che è Cristo. E dunque libertà, anche, di riempire d’amore qualunque regola ci venga data e imposta. Se c’è Lui, non saremo mai chiusi in casa soltanto per noi stessi. Se c’è Lui, sapremo rischiare il gesto di soccorso e rinunciare (non solo) al superfluo per chi ha meno. Se c’è Lui, nostra libertà, e Lui c’è sempre dove due o più sono riuniti nel suo nome, non c’è asprezza polemica e persino legge liberticida che ci possa spaventare. Se c’è Lui, siamo in mezzo a una strada, la sua, e non c’è status quo che tenga. Dentro e fuori la Chiesa.

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