Giovanni Bianchi, Torino
Certo che Giovanni merita davvero una "ricompensa", caro signor Bianchi (e questa sua pubblica attestazione lo è). Ma soprattutto meritiamo tutti di ritrovare la pulizia e la normalità di gesti come quello compiuto da un passante che trova qualcosa di prezioso, ha indizi utili per risalire al proprietario e si mette in cerca, deciso a riportare ciò che ha trovato a chi l’ha perduto. Meritiamo tutti di ricordare che si fa così, semplicemente perché è così che è giusto fare. Gesti come questo sono parte di un’idea di civiltà che voi due – Giovanni l’italiano e Giovanni il romeno – condividete profondamente. E io con voi. È un’idea che fa vivere bene insieme e che è frutto non solo del rispetto umano, ma soprattutto di quel "di più" che amo definire il disinteressato interesse per ogni altro (chiunque sia e ovunque sia nato). È un’idea civile e cristiana che ci appartiene nel profondo, e che non possiamo lasciar andare persa. Il suo, e nostro, amico venuto dalla Romania ci ha aiutato a ricordarlo, andando in cerca del «4 bis» in una via di Torino. Teniamoci caro il gesto e il pensiero mentre ci mettiamo sulla strada del nuovo anno.
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