«Oms pronta a far ripartire la sanità a Gaza»
di Redazione
La collaborazione di Israele con l’agenzia delle Nazioni Unite sta cominciando a creare le condizioni per una ripresa. Dai valichi centinaia di tonnellate di aiuti
L’Organizzazione Mondiale della Sanita ha dichiarato che «non ci lasceremo sopraffare dal compito di ricostruire e far ripartire il sistema sanitario di Gaza» anche se «i bisogni sono enormi». Le équipe inviate dalle Nazioni Unite hanno potuto monitorare l’ingresso di beni attraverso il valico di Kissufim. «Ciò è stato possibile dopo che le autorità israeliane hanno facilitato il nostro accesso» ha spiegato il portavoce Onu, Farhan Haq. Su dieci missioni umanitarie coordinate con le autorità israeliane sei sono state agevolate, incluse la raccolta di serbatoi d’acqua, kit igienici e carburante dai valichi verso Gaza. «Oggi – ha annunciato il portavoce – siamo riusciti a raccogliere diverse autocisterne di carburante e centinaia di casse di pannolini per bambini». Lunedì almeno 145 camion coordinati dalle Nazioni Unite, contenenti quasi 1.500 tonnellate di aiuti, sono passati dai valichi di Kerem Shalom-Karem Abu Salem e Kissufim.
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