Turchi e milizie avanzano, città bombardate, 200mila in fuga. Appello delle Ong

L'invasione per realizzare una fascia cuscinetto contro i curdi è appena iniziata e le conseguenze sono già terribili. «La comunità internazionale deve intervenire»
October 16, 2019
Turchi e milizie avanzano, città bombardate, 200mila in fuga. Appello delle Ong
Per questa famiglia non è una gita. Il futuro è incerto
Le truppe turche e le milizie loro alleate no si preoccupano della popolazioneL'avanzata prosegue dell'esercito di Ankara prosegueCon i turchi avanzano le milizie islamiste, alleate fedeliAlla gente non resta che allontanarsiNella sola città di Hasakeh, per fare un esempio, in tre giorni sono arrivate 60mila persone in fuga dal conflittoSi calcola che almeno 200mila persone siano già sfollate, ma l'invasione è solo all'inizioPer questa famiglia non è una gita. Il futuro è incertoIn tanti hanno lasciato tuttoQui non c'è più nulla e la vita è in pericoloChissà quale futuro attende questi bambiniIntanto le carceri nelle zone di guerra si sono svuotate, anche quelle dei terroristi del Daesh (Isis) come questaI combattimenti continuanoe sono ferociMilitari turchi su un carro armato americanoI soldati di Ankara procedono velocemente nell'attacco terrestree sono ben equipaggiati, in gran parte grazie alla tecnologia occidentalePer chi fugge si prospetta un campo profughi. Ma dopo 8 anni di guerra in Siria anche la speranza è al collassoEcco un nuovo campo profughi. Triste come tutti gli altriCome ricorda l'Oxfam un'emergenza particolare è rappresentata dalla carenza d'acquaCi sono anche molti bambinie quindi l'acqua è necessaria anche per prevenire malattieL'Unicef sta cercando di portare beni di prima necessità nell'areaDove è possibile si celebrano i funeraliIl dolore è uguale ovunque
Oltre a centinaia di vittime, che nessuno riesce a contare con precisione, è in corso un nuovo esodo di civili. Oltre 200mila, si calcola. E 73 organizzazioni umanitarie, tra cui Oxfam, che compongono il “Syria International NGO Regional Forum” (Sirf), lanciano un appello urgente alle parti in conflitto e alla comunità internazionale per garantire la protezione dei civili, un immediato cessate il fuoco e l’accesso agli aiuti per la popolazione. Secondo le stime delle Nazioni Unite 400mila persone almeno avranno bisogno di aiuti umanitari immediati nelle prossime settimane. Si sono registrati anche attacchi ai convogli di sfollati oltre ai duri bombardamenti dei centri urbani. Chi fugge deve anche evitare le mine disseminate in passato dal Daesh e gli operatori umanitari sempre più esposti a gravi rischi, per la mancanza di corridoi umanitari sicuri.

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