venerdì 15 gennaio 2021
In 3.500 hanno lasciato San Pedro Sula diretti a Nord. Fuggono da miseria e violenza

Sono partiti in 3.500 da San Pedro Sula, nel Nord dell'Honduras, diretti al Norte, alias gli Stati Uniti. La prima grande Carovana del 2021, come le undici precedenti in due anni, non insegue il sogno americani bensì fugge dall'incubo di violenza e miseria estrema in cui si dibatte l'America Centrale. Un dramma acuito dai due uragani, Eta e Iota, che hanno devastato la regione alla fine dell'anno scorso.

I migranti si muovono in gruppo per ridurre i rischi durante il cammino di oltre 5mila chilometri: un viaggio in cui la gran parte finisce preda dei narcos. Finora, però, nessuna delle Carovane ha raggiunto gli Usa, a volte nemmeno il confine. Le minacce di Washington hanno spinto il presidente messicano Andrés Manuel Lopez Obrador a cambiare l'iniziale politica delle porte aperte e a fermare i migranti prima che arrivino alla frontiera.

Stavolta il viaggio della Carovana coincide con il cambio della guardia alla Casa Bianca. Il neo presidente Joe Biden ha promesso di eliminare le misure più controverse del predecessore, dal muro alla detenzione dei richiedenti asilo. Ma la linea sui nuovi irregolari non dovrebbe mutare.


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