Mps-Mediobanca, «il ruolo del Mef non è oggetto di indagine»

La precisazione di ambienti giudiziari milanesi sull'inchiesta per cui sono indagati Caltagirone, Milleri e Lovaglio. La Procura: l'inchiesta va avanti. No comment di Bruxelles: l'acquisizione di Piazzetta Cuccia non notificata alla Commissione Ue, ma esaminata dall'Antitrust italiano
December 1, 2025
Mps-Mediobanca, «il ruolo del Mef non è oggetto di indagine»
L'indagine della Procura di Milano sulla scalata a Mediobanca da parte di Mps è «tutt'altro che conclusa». Il materiale raccolto con le perquisizioni e acquisizioni sarebbe molto e ora va analizzato da investigatori e inquirenti. È quanto riferito in ambienti giudiziari milanesi in merito all'indagine in cui sono indagati l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e Delfin, Francesco Milleri, e l'ad di Montepaschi, Luigi Lovaglio. L'indagine va avanti e punta a rafforzare il quadro del presunto concerto occulto ipotizzato e che ha al centro l'operazione che avrebbe avuto come obiettivo finale Generali.
Nel frattempo, interpellata sulla vicenda, la Commissione europea è intervenuta con le parole del portavoce Olof Gill. «Abbiamo visto i resoconti sulla stampa, come si sa di principio la Commissione non commenta le indagini penali nazionali in corso - ha detto Gill -. Più in generale possiamo ricordare che per quanto riguarda la decisione del 2022 sugli aiuti di Stato da parte della Commissione a seguito della cessione della maggior parte della partecipazione italiana in Mps, Mps non è più vincolata dal suo impegno ad astenersi dalle acquisizioni, il che significa che è autorizzata a intraprendere qualsiasi azione aziendale ritenga appropriata per perseguire i propri interessi commerciali». Il portavoce della Commissione Ue ha poi aggiunto che «l'ultima cosa che posso dire è che dal punto di vista del controllo delle concentrazioni, l'acquisizione di Mediobanca da parte di Mps non è stata notificata alla Commissione come non ha raggiunto le soglie Ue. È stata esaminata dall'autorità nazionale garante della concorrenza italiana che lo ha approvata nel luglio 2025: questo è tutto ciò che possiamo dire sulla questione».
Questa mattina, ambienti giudiziari milanesi hanno precisato che «il ministero dell'Economia e delle Finanze non è oggetto di accertamento, non è una persona fisica e non può commettere reati». Secondo inquirenti ed investigatori il ruolo del Mef è stato «significativo» in uno dei 5 punti del presunto concerto occulto contestato nell'inchiesta, ma non è oggetto di indagine.

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