giovedì 7 dicembre 2017
In 550mila vivono per strada e nei centri di accoglienza. Il dramma soprattutto nelle grandi città della costa ovest, da Los Angeles a San Francisco a Seattle
Un senzatetto a Los Angeles: nelle grandi città l'alto costo degli affiti contribuisce all'aumento degli homeless (Reuters)

Un senzatetto a Los Angeles: nelle grandi città l'alto costo degli affiti contribuisce all'aumento degli homeless (Reuters)

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Quello dei senzatetto è un dramma endemico negli Stati Uniti. Quest'anno per la prima volta dal 2010, però, il numero delle persone prive di una dimora fissa ha addirittura avuto un incremento, lieve ma pur sempre grave: il balzo in avanti è stato dello 0,7% rispetto all'anno scorso. I dati sono stati diffusi dal dipartimento per lo Sviluppo urbano guidato da Ben Carson, ex candidato repubblicano alla presidenza ed oggi nella squadra dell'amministrazione Trump.


Lo scorso gennaio in tutti gli Stati Uniti sono stati censiti nelle strade e nei centri di accoglienza oltre mezzo milione di persone (553.742 per la precisione). Ma questi numeri non devono trarre in inganno, perché il fenomeno non interessa in maniera omogenea tutto il Paese. La situazione è particolarmente drammatica a Los Angeles e in altre città della costa occidentale, comprese Seattle nello stato di Washington nonché le californiane San Diego e Sacramento. Carson ha evidenziato che nel resto degli Stati Uniti il numero degli homeless è calato dal 2010 del 13%. "Dove non stiamo registrando progressi è in città come Los Angeles e New York", ha spiegato il titolare dello Sviluppo urbano, precisando come questo fenomeno si verifichi "in città dove gli affitti aumentano più velocemente degli stipendi".


Solo a Los Angeles, le cifre sono impressionanti: il numero dei senza dimora si è impennato del 26 per cento. Preoccupante anche la situazione dei veterani: tra gli ex militari, l'aumento è stato dell'1,5 per cento a livello nazionale. La sistemazione delle persone che restano senza una casa è sicuramente il problema principale, soprattutto in alcune aree specifiche del Paese, come spiega Nan Roman, presidente della National Alliance to End Homelessness, organizzazione americana che ha come obiettivo la fine del fenomeno. L'Amministrazione Trump ha proposto addirittura dei tagli ai fondi per i sussidi destinati alle famiglie meno abbienti ed utilizzati come contributi agli affitti.


La filosofia dell’Amministrazione Trump, d'altra parte, è nota: diminuire drasticamente gli interventi statali. "Dobbiamo allontanarci un po’ dal concetto che solo il governo possa risolvere questo problema destinando più soldi", ha sottolineato Carson perentorio, suggerendo l'idea di uno sforzo congiunto con organizzazioni di volontariato, non profit e private. Ma c'è anche qualche dato positivo. Il numero delle intere famiglie senza tetto è sceso del 5,4 per cento nel 2016 e del 27 per cento rispetto al 2010. Tuttavia sono ancora 58mila le famiglie con figli a non avere una casa. Allerta, poi, per giovani e ragazzi: in 41mila negli Stati Uniti non hanno un tetto sotto cui vivere.

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