sabato 17 febbraio 2024
La denuncia dell'Ong Ovd secondo cui i fermi sarebbero avvenuti in trenta città. Le proteste sono illegali nel Paese. Morto il fotografo che aveva documentato i cortei del 2021 per il dissidente
Una commemorazione a Mosca

Una commemorazione a Mosca - Reuters

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L'ultimo atto è avvenuto nella cittadina siberiana di Novosibirsk non lontano alla colonia penale “Lupo polare” dove è morto Alekseij Navalny. La polizia russa ha bloccato l'accesso al memoriale delle vittime della repressione politica e ha arrestato quanti erano venuti a commemorare l'oppositore 47enne. Secondo l'Ong Ovd, sono oltre 400 i detenuti in trenta città russe - quasi i due terzi a San Pietroburgo - per aver voluto ricordare il più celebre dissidente, condannato a oltre tre decenni di carcere da scontare in un carcere nell'Artico. La madre,Lyudmila Navalnaya, si sta recando sul posto per capire che cosa si accaduto anche se l'opposizione punta il dito su Vladimir Putin.

Le proteste sono illegali in Russia, la repressione in sostegno di Navalny sono represse con particolare durezza. Da appena era circolata la notizia della sua morte - data in abbondante ritardo dalle tv nazionali -, le autorità avevano detto di avere intercettato appelli online «per prendere parte a una manifestazione di massa nel centro di Mosca» e avevano messo in guardia la gente dal parteciparvi. Le candele e i fiori lasciati a Mosca in sua memoria sono stati rimossi.

Ventiquattro ore dopo Navalny è morto anche il fotografo Dmitry Markov 42enne che aveva documentato le proteste del 2021 per l'arresto dell'oppositore al suo ritorno in Russia dalla Germania. Markov aveva sofferto di dipendenze.

Il mistero del corpo

Intanto è un mistero dove si trovi il corpo del dissidente. L'avvocato di Navalny e sua madre, che sono arrivati all'obitorio di Salekhard e l'hanno trovato chiuso, sostengono che non si trovi lì. A un altro degli avvocati che si è rivolto al comitato investigativo di Salekhard è stato detto che «la causa della morte di Alexey non è stata ancora stabilita - ha spiegato la portavoce della famiglia su X - ed è stato effettuato un nuovo esame istologico. I risultati dovrebbero essere disponibili la prossima settimana: è evidente che mentono e fanno di tutto per evitare di consegnare il corpo. Le autorità russe stanno mentendo e facendo di tutto per evitare di consegnare il corpo di Aleksei Navalny alla famiglia».

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