sabato 15 aprile 2023
Il governo Rutte vuole rivedere il protocollo valido ora per i neonati: sarà esteso fino ai 12enni. Il ministro della Salute: vietare la pratica solo agli under 12 crea "disparità"
Il premier Rutte

Il premier Rutte - REUTERS

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I Paesi Bassi sdoganano l’eutanasia per tutti i bambini affetti da «malattie incurabili». Nei fatti, era già legale: per i neonati e per i minori di età compresa tra 12 e 16 anni previo consenso dei genitori, per i più grandi (fino a 18 anni) anche senza. Ieri, il governo di Mark Rutte ha annunciato che alla cosiddetta «dolce morte» potrà accedere chiunque abbia compiuto almeno un anno.

La svolta è stata presentata come un «traguardo che sana un buco normativo e fa giustizia». Vietare l’eutanasia solo agli under dodici, questo è il senso dell’aggiustamento, creava «disparità». «Dopo un’intensa consultazione con le parti coinvolte – ha dichiarato il ministro della Salute Ernst Kuipers – abbiamo raggiunto una soluzione per aiutare anche questi bambini, i loro genitori e i loro medici». La condizione che ne legittima il ricorso è la diagnosi di una malattia gravissima, anomalie del cervello, del cuore o disordini metabolici, che causa dolore insopportabile. Non alleviabile neppure con le cure palliative. Una condizione tremenda, insomma, che secondo le autorità locali colpisce tra i 5 e i 10 bambini all’anno. «Stiamo parlando di bimbi incurabili – ha sottolineato Kuipers mettendo le mani avanti – per i quali la morte è inevitabile e arriverà presto». La procedura dovrà ovviamente seguire delle regole ferree. Occorrerà, tanto per cominciare, assicurarsi che la «soluzione finale» venga adeguatamente discussa con i genitori che devono esprimere il consenso. I medici, a loro volta, dovranno certificare che la sofferenza fisica sia insostenibile e consultare un professionista terzo, estraneo alla storia clinica del paziente, che dovrà valutare se tutti i criteri di conformità alla legge sono stati soddisfatti prima di rilasciare il “nulla osta”.

Ogni caso verrà trattato da una commissione presieduta da un avvocato penalista. Un recente sondaggio ha confermato che la maggior parte degli operatori sanitari olandesi è comunque favorevole all’eutanasia infantile. I critici temono invece che possa essere usata in modo improprio ovvero per «motivi diversi da quelli medici». I Paesi Bassi, lo ricordiamo, sono il primo Paese al mondo ad aver legalizzato il suicidio assistito nel 2001. Ma non il primo ad averlo esteso ai minori: questo triste record spetta al Belgio che l’ha varato con una legge nel 2014.

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