lunedì 30 novembre 2020
Accolto il ricorso dei vescovi francesi: quel limite, che non tiene conto dell'ampiezza dell'edificio, è una "violazione grave e manifestamente illegale" alla libertà di culto
Una manifestazione davanti alla chiesa di Saint-Sulpice, il 13 novembre, per chiedere la riapertura dei luoghi di culto

Una manifestazione davanti alla chiesa di Saint-Sulpice, il 13 novembre, per chiedere la riapertura dei luoghi di culto - Ansa

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Il Consiglio di Stato francese ha ordinato al governo di rivedere entro tre giorni il suo decreto che limita a 30 persone il numero di fedeli autorizzati a partecipare alle cerimonie religiose. "Il Primo ministro deve modificare, entro tre giorni le disposizioni, adottando misure strettamente proporzionate per vigilare sui raduni e le riunioni negli edifici di culto", ha deciso il più alto tribunale amministrativo francese. Il pronunciamento è arrivato dopo che venerdì la Conferenza episcopale della Francia aveva depositato ricorso presso il Consiglio di Stato contro la decisione del governo.

Il giudice dei ricorsi al Consiglio di Stato ha ravvisato nello sbarramento imposto dall'esecutivo al numero di presenze alle funzioni religiose "una violazione grave e manifestamente illegale" alla libertà di culto. Tale "plafond", ha statuito il massimo organo giurisdizionale amministrativo del Paese, è "sproporzionato rispetto all'obiettivo di proteggere la salute pubblica".

A far ricorso davanti alla giustizia amministrativa era stata, con toni molto decisi, la Conferenza episcopale di Francia, che aveva denunciato una misura "non necessaria, sproporzionata e discriminatoria". Più opportuno, suggeriva, mettere un limite in questo periodo di alleggerimento del lockdown al 30% della capacità globale di accoglienza di ogni luogo di culto. Giovedì scorso, preparando il ricorso, i vescovi avevano riferito di aver "sperato" in una rettifica da parte del primo ministro, ma la correzione non è stata fatta. L'associazione cattolica Civitas aveva sottolineato che "se la chiesa parigina di Saint-Sulpice con i suoi 6.170 metri quadrati può accogliere soltanto 30 persone, siamo a 205 metri quadrati a persona, mentre per i negozi il limite è stato fissato a 8 metri quadrati".

Domenica mattina a Saint-Sulpice sono state celebrate tre Messe, e tutte con ben più delle 30 persone autorizzate dal decreto. Questo pomeriggio è in programma nella sede del governo un incontro dei rappresentanti della Conferenza episcopale francese con il premier Jean Castex, alla presenza del ministro dell'Interno Gérald Darmanin e del direttore generale della Sanità Jerome Salomon.

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