Merz apre alle armi a lungo raggio a disposizione di Kiev

Il cancelliere tedesco non ha detto esplicitamente se Berlino fornirà i missili Taurus a lungo raggio alle forze ucraine. Mosca: mossa «piuttosto pericolosa». E in Germania il governo è diviso
May 26, 2025
Merz apre alle armi a lungo raggio a disposizione di Kiev
Reuters | Il cancelliere tedesco Friedrich Merz
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato che anche la Germania, come già fatto lo scorso anno da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, ha deciso di togliere limitazioni alla gittata degli armamenti che fornirà all'Ucraina. Kiev, quindi, potrà utilizzarle per «difendersi anche attaccando le posizioni militari in Russia», ha sottolineato il cancelliere, citato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Merz non ha tuttavia detto esplicitamente se questo significa che Berlino fornirà i missili Taurus a lungo raggio alle forze ucraine. Una mossa che sarebbe «piuttosto pericolosa», ha reagito il portavoce di Putin. «Queste potenziali decisioni, se mai venissero effettivamente prese, sono in assoluto contrasto con le nostre aspirazioni a raggiungere una soluzione politica», ha dichiarato Dmitry Peskokv. Gli ucraini hanno usato più volte gli americani Atacms e i britannici Storm Shadow per bombardare il territorio della Federazione.
Sollevare le limitazioni sulle armi di lunga gittata è «necessario», ha ribadito Merz, perché solo in questo modo l'Ucraina «può difendersi davvero contro l'aggressore». Rispondendo a una domanda dei giornalisti sugli sviluppi della guerra, il cancelliere tedesco ha osservato che Putin non mostra alcun interesse a una tregua: «Noi siamo minacciati e ci difendiamo. Non deve esserci alcun dubbio sul fatto che ci difenderemo». In conferenza stampa, a Helsinki, con il premier finlandese Patteri Orpo, ha detto: «In gioco non c'è solo l'integrità territoriale dell'Ucraina. E anche se ci fosse solo quella, sarebbe una ragione sufficiente per aiutare». Rivolto ai finlandesi, ha aggiunto: «A rischio c'è l'intero spazio in cui viviamo. Ad essere messo in discussione è l'ordine politico di base che ci siamo dati con la Russia dopo il 1990. E se questo è il caso, vuole dire che arrivato il momento in cui dobbiamo difenderci tutti insieme. Perciò sono grato del fatto di essere oggi in un Paese che è entrato nella Nato. Perché questo mostra la comune volontà di difenderci contro questa aggressione».
Critiche all'annuncio del cancelliere sono arrivate dai socialdemocratici della coalizione di governo. Lo stesso vicecancelliere Lars Klingbeil, ministro delle Finanze e leader della Spd, ha smentito un cambio di rotta: «Per quanto riguarda la gittata, vorrei dire che non esiste un nuovo accordo che vada oltre quanto fatto dal governo precedente». Un altro esponente della Spd, Ralf Stegner, ha definito «inutile» la mossa di Merz. Qualsiasi cosa che estenda la guerra è sbagliata, ha dichiarato al Redaktionsnetzwerk Deutschland: «Penso che sia in realtà giusto intensificare gli sforzi diplomatici».

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