La stretta di Trump contro Antifa: «È terrorismo»

L’annuncio è arrivato sull’onda delle reazioni sollevate dall’assassinio in Utah, il 10 settembre, dell’influencer politico Charlie Kirk. Stop della "Abc" al Jimmy Kimmel Live
September 17, 2025
La stretta di Trump contro Antifa: «È terrorismo»
Reuters | Omaggio alla memoria di Charlie Kirk, ucciso in un attentato in Utah, all'esterno della camera mortuaria di Phoneix
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di voler designare Antifa, un movimento informale di attivisti e collettivi che si definiscono antifascisti, come “organizzazione terroristica”. L’annuncio affidato a un post su Truth Social è arrivato sull’onda delle reazioni sollevate dall’assassinio in Utah, il 10 settembre, dell’influencer politico dell’ultradestra Charlie Kirk.
L’autore dell’assassinio, il ventiduenne Tyler Robinson, non risulta legato ad alcun gruppo politico e le sue motivazioni restano incerte. Nonostante ciò, Trump e altri esponenti repubblicani accusano da giorni la “sinistra radicale” di avvelenare il dibattito politico e di fomentare un clima d’odio.
Lo scorso fine settimana, appena dopo l’attentato, il presidente ha annunciato che la sua amministrazione avrebbe indagato i gruppi di orientamento liberal per terrorismo interno. Antifa è il primo. Il tycoon ha anticipato che chiederà indagini approfondite su chi lo finanzia visto che ci sono persone che investono “milioni e milioni di dollari” nel movimento solo per creare agitazione: “cose gravissime”, ha precisato, “senza pagarne le conseguenze”.
Ci si chiede quanto efficace sia la mossa considerato che Antifa è un collettivo molto decentralizzato negli Usa che riunisce sedicenti anarchici, anticapitalisti e comunisti sotto un unico cappello ma senza una leadership ben definita. Cosa che rende difficile un’eventuale designazione formale. Il presidente americano ha accusato questa rete in numerose occasioni di incitare alla violenza, compresi i disordini seguiti alla morte di George Floyd nel 2020 durante il suo primo mandato.
L’aAmministrazione è determinata a dare la caccia alle organizzazioni che finanziano la violenza espressa anche dai roghi a Tesla e dalle aggressioni agli agenti dell’immigrazione. L’idea ventilata dal vicepresidente DJ Vance è che ci sia una "rete di Ong che fomenta, facilita e partecipa” a queste dimostrazioni. Distinguo che i democratici interpretano come pretestuoso: l’obiettivo vero, così sottolineare, è controllare le fonti di dissenso senza violare il Primo Emendamento sulla libertà di parola. La Casa Bianca starebbe intanto preparando un ordine esecutivo su violenza politica e incitamento all’odio.
La morte di Kirk è all’origine anche di un altro caso che sta dividendo gli americani: la sospensione a tempo indefinito del "Jimmy Kimmel Live", lo show curato dal comico e conduttore televisivo più famoso di Hollywood, sulle reti Abc della Disney. Nel corso dello show notturno di lunedì scorso, il comico aveva parlato dell’attentato in Utah come di un colpo della “gang Maga” (Make America Great Again) che ha cercato di caratterizzare l’assassino “come qualcosa di diverso da uno di loro e ha fatto di tutto per ottenere punti politici su questo". Per la Casa Bianca, l’emittente "sta facendo solo un favore ai suoi telespettatori".
A tenere alta la tensione ci ha pensato, infine, il provvedimento di un giudice della Louisiana, Jamee Comans, che ha ordinato l'espulsione in Algeria o in Siria di Mahmoud Khalil, noto leader della protesta filopalestinese negli Usa, che ha “intenzionalmente" omesso dettagli rilevanti da dichiarare nella sua richiesta di residenza permanente negli Usa.

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